
Cina e Stati Uniti stanno muovendo le loro navi da guerra nelle acque contese (e altamente strategiche) dell'Oceano Pacifico. Nelle ultime ore Pechino ha inviato le sue imbarcazioni militari nel Pacifico occidentale, usando le rotte marittime limitrofe al Giappone, dopo che una portaerei Usa, insieme ad una nave da guerra avanzata, aveva raggiunto la medesima area. La USS Nimitz , la più vecchia portaerei americana in servizio, è operativa nei mari asiatici da giovedì. È stata avvistata in navigazione insieme alla USS Michael Monsoor, un cacciatorpediniere multiruolo di nuova generazione. Quasi in concomitanza tre navi militari cinesi si sono spostate nelle acque a sud-ovest di Tokyo. Si tratta del cacciatorpediniere Type 052C CNS Changchun, della fregata Type 054A CNS Yangzhou e della nave di rifornimento Type 903 CNS Qiandaohu.
Navi da guerra e tensioni crescenti: cosa succede nei mari dell'Asia
Il Giappone ha fatto sapere che una flottiglia cinese ha attraversato lo stretto di Osumi, entrando nel Mar delle Filippine dal Mar Cinese Orientale. Un'altra nave militare cinese, la nave spia Type 815A CNS Yuhengxing, è stata avvistata dalla marina nipponica mentre transitava dal Mar Cinese Orientale al Mar delle Filippine. Stava solcando le acque tra le isole giapponesi di Amami Oshima e Yokoate-jima. Non è chiaro se le quattro imbarcazioni di Pechino siano state inviate a monitorare la Nimitz e il suo gruppo d'attacco. Certo è che la portaerei statunitense operava nella zona operativa della Settima Flotta statunitense che copre l'Oceano Pacifico occidentale.
Un portavoce della Settima Flotta degli Stati Uniti ha chiarito che la Marina Usa è impegnata a mantenere la pace, la sicurezza e la libertà di navigazione nella regione indo-pacifica. Allo stesso tempo la Cina intende espandere la portata della propria presenza militare nei mari asiatici, e non a caso può contare adesso sulla più grande Marina del mondo per numero di scafi (oltre 370 navi e sottomarini) per sfidare il predominio navale degli Stati Uniti, nonché degli altri alleati e partner di Washington.
Usa-Cina: la sfida per il predominio marittimo
Nel Libro bianco sulla difesa del Giappone del 2024 si legge che la Cina ha rapidamente potenziato le sue capacità militari, intensificando al contempo le sue attività nel Mar Cinese Orientale, dove si trovano le acque che circondano le isole Senkaku, e nel Pacifico. Tra aree contese e mari caldissimi, resta da capire se il gruppo d'attacco navale statunitense guidato dalla Nimitz opererà più vicino alla costa cinese, ad esempio nel Mar Cinese Meridionale e nel Mar Cinese Orientale, dove Pechino ha controversie territoriali con le nazioni vicine, tra cui Filippine e Giappone.
La strategia degli Stati Uniti per contenere, limitare, frenare l'ascesa della Cina nell'Indo-Pacifico si muove intanto lungo due binari paralleli.
Da un lato Washington sta rafforzando i propri rapporti diplomatici – e quindi politici e militari – con una serie di Paesi partner situati a cavallo tra il Mar Cinese Meridionale e l'Oceano Pacifico. Dall'altro gli Usa sono impegnati a vendere, cedere, trasferire armi sempre più potenti in una regione sempre più strategica tanto per l'amministrazione statunitense quanto per Pechino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.