15 aerei e 11 navi da guerra: prova di forza della Cina su Taiwan

La Cina ha inviato nello Stretto di Taiwan 15 aerei e undici navi da guerra. Avvistato anche un pallone aerostatico a 156 chilometri a nord-ovest della città di Keelung, lungo la costa settentrionale dell'isola

15 aerei e 11 navi da guerra: prova di forza della Cina su Taiwan
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Le acque del Mar Cinese Meridionale continuano ad essere agitate. Nelle ultime ore la Cina ha inviato nello Stretto di Taiwan 15 aerei e 11 navi da guerra, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Taipei su X. Le autorità taiwanesi hanno inoltre precisando che tre velivoli hanno varcato il perimetro sud-occidentale della Zona d'identificazione della difesa aerea (Adiz) taiwanese. Nelle scorse 24 ore, invece, lo stesso ministero aveva rilevato un pallone aerostatico cinese a 156 chilometri a nord-ovest della città di Keelung, lungo la costa settentrionale dell'isola.

Cosa succede tra Cina e Taiwan

Dall'inizio di febbraio, la Cina ha inviato nello Stretto 234 aerei e 143 navi da guerra. Le tensioni tra Taiwan e la Cina, che rivendica l'isola come una "parte inalienabile" del suo territorio, hanno raggiunto un nuovo picco nelle ultime settimane, a causa dell'incidente mortale avvenuto il 14 febbraio al largo delle Isole Kinmen. In quella data, un battello gonfiabile a chiglia rigida (Rhib) cinese è stato rilevato nei pressi dell'Isola di Beiding, a est dell'arcipelago controllato da Taipei. Stando al resoconto fornito dalle autorità di Taipei, all'arrivo di una motovedetta della Guardia costiera di Taipei, l'imbarcazione si è data alla fuga per evitare abbordaggi e ispezioni.

Aggiungiamo inoltre il sostegno che gli Stati Uniti continuano a fornire a Taiwan, visto come fumo negli occhi da Pechino. La Cina si "oppone fermamente alla vendita di armi americane all'isola cinese di Taiwan, in qualsiasi forma", ha dichiarato non a caso Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, invitando gli Stati Uniti a rispettare gli accordi raggiunti con la Cina. Il riferimento è all'approvazione, da parte di Washington, di un pacchetto per la vendita di armi per un valore di 75 milioni di dollari a Taiwan.

Le navi del Dragone

Il Financial Times ha intanto sottolineato che le navi cinesi per la ricerca marittima hanno aumentato notevolmente le loro incursioni nelle acque situate a sole 24 miglia nautiche dalla costa di Taiwan, mentre Pechino segnala le sue crescenti capacità di sorveglianza e raccoglie dati cruciali in vista di una ipotetica guerra navale.

La Cina utilizza spesso navi gestite da istituti di ricerca governativi e affiliati all’esercito per far valere le proprie rivendicazioni in porzioni marittime contese, navigando vicino ai siti di esplorazione petrolifera all’interno delle zone economiche esclusive del Vietnam e della Malesia nel Mar Cinese Meridionale. I suddetti mezzi possono misurare la temperatura dell’acqua, la salinità e le correnti oceaniche e mappare il fondale marino. Questi dati possono essere utilizzati per un’ampia gamma di ricerche scientifiche, ma anche per una citata (e fantomatica) guerra navale.

Le ultime operazioni includono una navigazione senza precedenti da parte della più recente nave da ricerca cinese, una portaerei con collegamenti con l'Esercito popolare di liberazione, avvenuto a novembre lungo l'intera costa orientale di Taiwan. Il viaggio della Zhu Hai Yun è stato una delle nove intrusioni di questo tipo avvenute da settembre ad oggi, specchio di un forte aumento rispetto alle due rilevate in ciascuno dei tre anni precedenti.

"Questo rappresenta un ulteriore strumento che la Repubblica Popolare Cinese sta utilizzando in quella che io chiamo la campagna di pressione su tutti i settori contro Taiwan", ha dichiarato Christopher Sharman, direttore del China Maritime Studies Institute presso l'US Naval War College.

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