In Asia c'è il rischio di assistere ad una nuova corsa agli armamenti con tutte le conseguenze del caso: escalation delle tensioni regionali, scintille verbali tra i vari governi e il rischio che la situazione possa sfuggire di mano. Ci sono due notizie recenti che meritano attenzione. La prima chiama in causa la Cina, i cui scienziati hanno realizzato un radar innovativo in grado di tracciare 10 missili a Mach 20 con un errore di appena 28 centimetri nella stima della loro distanza e una precisione del 99,7% nella misurazione della velocità. Allo stesso tempo, e qui veniamo alla seconda questione, il Giappone ha diffuso il filmato del lancio di prova del proiettile planante Hyper Velocity, che segna un significativo progresso nelle capacità di Difesa di Tokyo.
Il radar cinese contro i missili ipersonici
Partiamo dal radar cinese, realizzato da un team della Tsinghua University guidato da Zheng Xiaoping, professore presso il dipartimento di ingegneria elettronica del medesimo istituto. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, questo progresso, ottenuto tramite l'integrazione di laser, consentirebbe la trasmissione di informazioni alla velocità della luce e l'elaborazione complessa del segnale a microonde. Le capacità del radar, verificate tramite simulazioni a terra, includerebbero inoltre un raggio di rilevamento di 600 chilometri e il potenziale per equipaggiare missili o aerei di difesa aerea.
L'impiego della tecnologia laser e di un nuovo algoritmo nel nuovo radar cinese eliminerebbe anche il problema delle immagini fantasma, garantendo l'affidabilità del radar contro i falsi bersagli. Lo strumento in questione è piccolo e leggero, il che lo rende adatto per essere caricato su missili o aerei di difesa aerea. È considerato da alcuni esperti militari una tecnologia chiave per la prossima generazione di radar di controllo del fuoco.
Questo traguardo, tra l'altro, fa suonare un campanello d'allarme nei corridoi del Pentagono. Secondo un report pubblicato lo scorso anno dal Centre for Strategic and International Studies (CSIS), infatti, uno dei problemi più spinosi per gli Usa coincide con la mancanza da parte delle forze armate del Paese di un radar di controllo in grado di tracciare bersagli ipersonici con elevata precisione.
I missili del Giappone e la corsa al riarmo
Spostiamoci adesso in Giappone. Qui la Japan’s Acquisition, Technology & Logistics Agency ha diffuso, come detto, una clip del lancio di prova del proiettile planante Hyper Velocity. Secondo quanto riportato da Naval News, l'HVGP è un'arma ipersonica progettata per la difesa delle isole giapponesi, ha una gittata stimata di 900 chilometri e dovrebbe essere dispiegata dalla Forza di autodifesa terrestre giapponese nel 2026. Nel bel mezzo delle crescenti minacce militari da parte di Cina e Corea del Nord, Tokyo ha dunque accelerato la produzione dell'HVGP. Sarà Mitsubishi Heavy Industries ad occuparsi della produzione dell'arma.
Che cosa significa tutto questo? Lo ha spiegato l'Asia Times: la proliferazione di armi ipersoniche tra le principali potenze militari asiatiche ha portato alla ribalta la necessità di difendersi da queste stesse armi (i sistemi di difesa missilistica tradizionali sono potenzialmente inefficaci).
Lo stesso CSIS ha sottolineato come che la difesa contro le armi ipersoniche presenti sfide in termini di rilevamento, tracciamento, segnalazione degli intercettori e compromessi tra sensori. La sensazione è che, tra radar e missili, il meglio (o il peggio, dipende dai punti di vista) deve ancora arrivare.
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