Bruxelles - La Commissione europea ha dato oggi il via libera "condizionato" all’ingresso anticipato di Sky sul digitale terrestre. Bruxelles ha quindi deciso oggi di permettere a Sky di partecipare alla prossima gara per l’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre. Ciò è stato fatto, ha spiegato il portavoce della Commissione, alla luce delle "mutate condizioni di mercato" e a condizione che "le frequenze eventualmente ottenute da Sky siano utilizzate per trasmettere in chiaro", cioè senza offrire servizi a pagamento almeno per alcuni anni.
La decisione di Bruxelles La Commissione europea ha dato il via libera all’ingresso di Sky nel digitale terrestre in Italia, condizionandolo al fatto che il gruppo controllato dalla News corp di Rupert Murdoch trasmetta in chiaro. Il portavoce dell’esecutivo comunitario, Jonathan Todd, spiega che con questa decisione Sky potrà fare un’offerta per una delle 5 frequenze che diventeranno disponibili. "La Commissione ha deciso che in seguito ai cambiamenti sopravvenuti nel mercato italiano, Sky dovrebbe essere in grado di partecipare all’asta per le frequenze per la televisione digitale terrestre, a condizione che usi questa frequenza per trasmissioni in chiaro - ha continuato Todd - questo garantirebbe il mantenimento di un mercato competitivo in Italia e permetterebbe un aumento della concorrenza sul mercato della Tv digitale italiana".
Frequenze ancora da accettare La decisione non assicura che l’offerta di Sky per ottenere una delle frequenze venga accettata. Su questo la Commissione si limita a dire che continuerà "a monitorare il modo in cui sono attribuite le frequenze, per garantire che il processo si svolga pienamente in linea con le regole Ue". Per Sky non è comunque una vittoria piena, dal momento che la Commissione ha esteso da fine 2011 a fine 2015 il divieto a operare su digitale terrestre con trasmissioni a pagamento. La decisione chiude una vertenza che si trascina da tempo.
Mediaset ricorrerà alla Corte Ue Mediaset è "assolutamente sconcertata" della decisione presa oggi dalla Commissione europea sullo sbarco anticipato di Sky sul digitale terrestre e annuncia ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Sky, invece, ha "accolto favorevolmente" la decisione della Commissione Ue. Un pronuncia che, a giudizio dell’amministratore delegato Tom Mockridge, conferma che "il mercato televisivo italiano ha vissuto grandi cambiamenti negli ultimi anni", anche "grazie al costante impegno di Sky Italia nell’introdurre più concorrenza".
Romani: "Una scelta ingiustificata" La decisione della Commissione europea di consentire anticipatamente lo sbarco di Sky sul digitale terrestre è "ingiustificata e grave".
E' la presa di posizione del viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani. Tale pronuncia, sottolinea Romani, non tiene in "benché minima considerazione" gli "effetti dirompenti sul mercato italiano, anche in termini di pluralismo" della modifica degli impegni imposti a Sky.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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