In attesa dei primi fiocchi, a Milano e provincia è già allarme neve. Motivo? La controversa ordinanza di Palazzo Isimbardi dell’11 ottobre scorso, che prevede per gli automobilisti l’obbligo di montare pneumatici invernali o, in alternativa, tenere catene a bordo del veicolo dal 15 novembre prossimo al 31 marzo 2011. Il provvedimento, al di là delle polemiche innescate e delle reazioni contrapposte che ha provocato (è il primo del genere in Italia e, dopo la provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola, è stato adottato ieri in forma analoga anche dalla Provincia di Bologna), sta creando grossi problemi di ordine pratico tanto agli automobilisti quanto ai gommisti. I tempi molto stretti della delibera provinciale hanno infatti preso tutti in contropiede, mandando in tilt rivenditori e installatori che non sanno più come far fronte a una richiesta di pneumatici termici che è raddoppiata rispetto all’anno scorso. Risultato: liste d’attesa chilometriche presso i gommisti nel capoluogo come nel resto del territorio, che ricevono i clienti necessariamente solo su appuntamento. Ma c’è di più e di peggio. La sgradevole realtà, infatti, è che i grossisti si trovano ormai nello stato di «rottura di stock»: in pratica, riserve ridotte praticamente a zero. Con l’altrettanto inoppugnabile certezza che i produttori di pneumatici hanno chiuso le linee e se ne riparlerà solo la prossima primavera. E allora? «I nostri punti vendita sono tutti congestionati - afferma Gerolamo Frigerio, contitolare di uno dei maggiori gruppi di rivenditori e installatori di Milano -. Il problema è davvero grosso; nei nostri punti vendita le liste d’attesa vanno ormai oltre il 20 novembre: per cercare di offrire al cliente un servizio accurato, non si poteva fare altrimenti. Senza contare che la nostra organizzazione del lavoro è stata predisposta sul movimento storico, in quanto gli ordinativi per l’inverno si fanno tra aprile e maggio. Ma ora siamo al raddoppio delle richieste, che è giunto improvviso. Stiamo facendo arrivare le gomme dalla Germania, con tempi di consegna evidentemente non immediati. Ma anche lì, le scorte prima o poi finiranno». Anche perchè i problemi di stock di quest’anno sono stati acuiti dalla crisi economica, che ha condizionato la produzione mondiale e ridotto le consegne del 10/15 per cento rispetto all’anno scorso. In provincia, poi, non si sta certo meglio: «Siamo davvero al collasso - afferma Rino Liddonici di Pianeta Gomme a Legnano -. In questi ultimi anni la sensibilità degli automobilisti nei confronti del problema sicurezza è certamente aumentata, ma il provvedimento della Provincia ci ha davvero spiazzato».
Gli fa eco da Bresso Ivano Tocchio di Garantil Pneumatici: «L’ordinanza provinciale non fa una grinza in termini di sicurezza, ma forse il problema doveva essere affrontato in altro modo». E intanto molti automobilisti hanno deciso di andare nella vicina Svizzera per montare il fatidico treno di gomme. Come si faceva negli anni Sessanta, ma per risparmiare!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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