Disastri con la Cig, ma l'Inps chiede ai dipendenti di farsi un selfie

Polemiche sull'ultima trovata del direttore centrale di organizzazione e comunicazione dell'Inps, che ha chiesto ai dipendenti di scattarsi delle foto in ufficio per lanciare la campagna "Storie di lavoro al tempo del Covid-19"

Disastri con la Cig, ma l'Inps chiede ai dipendenti di farsi un selfie

Dopo il disastro dell'erogazione della Cig, e con un considerevole numero di arretrati da pagare agli italiani ancora in attesa del denaro, i vertici dell'Inps riescono a trovare il coraggio di attuare un'iniziativa che eufemisticamente si può definire discutibile: scegliere degli autoscatti effettuati da i propri dipendenti per mostrare il lavoro quotidiano anche in tempi di emergenza sanitaria.

Un tentativo, forse, di risollevare l'immagine e far cambiare la pessima opionione maturata negli ultimi mesi nei confronti dell'ente. Secondo quanto riferito da Il Tempo, agli oltre 25 mila dipendenti dell'Inps lo scorso 26 giugno sarebbe arrivata una email direttamente da Rocco Lauria, direttore centrale di organizzazione e comunicazione. La richiesta deve aver fatto sgranare gli occhi agli impiegati, che senza troppi giri di parole sono stati invitati a scattarsi dei selfie, rigorosamente con indosso la mascherina.

Il motivo? La produzione di agende, planning e calendari per fare pubblicità all'ente, mostrando come i suoi dipendenti siano rimasti a lavoro anche in piena crisi. Il tema centrale, infatti, è proprio questo: "Io ci sono sempre. Storie di lavoro al tempo del Covid-19".

Lauria avrebbe preso spunto direttamente dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che tempo addietro aveva lanciato la campagna social #Iolavorosmart, per ideare il proprio progetto. "L'iniziativa ha l'obiettivo di rappresentare attraverso immagini, nella fattispecie selfie, il nostro lavoro quotidiano, grazie al quale, nonostante l'emergenza Covid, abbiamo continuato a garantire un servizio costante al Paese", spiega il direttore centrale di organizzazione e comunicazione, come riportato da "Il Tempo". Lo stesso presidente dell'Inps Pasquale Tridico, del resto, ha più volte dichiarato che l'ente ha "dato il massimo" durante il periodo dell'emergenza, nonostante le evidenti difficoltà.

Rocco Lauria è convinto che il lavoro dei dipendenti dell'Inps sia stato encomiabile, e debba essere in qualche modo mostrato agli italiani. Sembra essere passato in secondo piano il fatto che ben 25 mila lavoratori siano ancora in attesa della Cig (con altre 130 mila domande presentate a giugno), motivo per cui lo stesso premier Giuseppe Conte si è visto costretto nei giorni scorsi a convocare il presidente Tridico per avere delle spiegazioni e trovare il modo di affrontare il gravissimo problema.

"Con la partecipazione di tutti, vorremmo raccontare come sia stato possibile, grazie alla volontà e alla tecnologia, superare un periodo così difficile, e come l'emergenza ci abbia costretto a reagire con forza, senso del dovere e, a volte, anche con creatività", spiega Lauria ai suoi dipendenti. Ecco quindi le condizioni da rispettare negli scatti: le foto devono essere in buona definizione, con un peso di almeno 3 megabyte. Gli impiegati dovranno occuparsi di allestire una sorta di set fotografico, e poi scegliere tre immagini da inviare ai rispettivi superiori. Il risultato del lavoro sarà visibile il prossimo dicembre, quando in pieno periodo natalizio verrà presentato il progetto.

Un'idea, quella di Lauria, che ha generato non poche polemiche. "Irresponsabili, pensano ai selfie e non ai pagamenti. Piazza pulita!", avrebbe tuonato il senatore Maurizio Gasparri. "Si occupano di cose ridicole mentre non pagano almeno un milione di italiani".

Con i lavoratori disperati, ancora in attesa di ricevere quanto loro spetta dall'ente di previdenza sociale, questa trovata del direttore centrale di organizzazione e comunicazione rischia di trasformarsi presto in un colossale autogol.

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