Milano - Sprofondo rossonero. Mezzo sorriso bianconero. Il punto più basso dell'inizio stagione del Milan coincide con la seconda di Champions League: la vittoria dello Zurigo a San Siro mette a nudo tutte le debolezze, i dubbi, le fragilità dei milanisti che, più che di un allenatore, avrebbero bisogno dell'analista. Fatale il colpo di tacco del finlandese Tihinen, capitano degli svizzeri, su calcio d'angolo al 10' del primo tempo. E, alla fine, arriva una pioggia torrenziale di fischi. La trasferta di Monaco di Baviera è la prima affermazione di personalità juventina in Europa, dopo il pareggio affannoso all'esordio in casa contro il Bordeaux. I bianconeri si mettono all'angolo, la vecchia mentalità italiana oltreconfine, e aspettano pazienti che il Bayern combini qualcosa sperando di colpire in contropiede. Buffon corre qualche brivido nel primo tempo con Ribery ispirato e Robben determinante (finché non esce per infortunio). Nella ripresa i tedeschi pungono meno e alla Juve entra il punticino che serviva.
San Siro fischia La serata del Milan sembra il disegno di un fumettista splatter. Il gol di Tihinen punisce i rossoneri quando iniziano a carburare davanti. Poi un centrale finlandese che segna di tacco al volo su calcio d'angolo (manco fosse Mancini) è un evento. Così come le parate, tutte perfette, di Leoni, disastro al debutto contro il Real Madrid. I rossoneri, incitati fino all'ultimo spasimo della gola da Leonardo, mettono gù il testone e tentano di risalire. Al Milan capitano almeno cinque occasioni ottime per pareggiare. Nel primo tempo Inzaghi (a una sola rete dal record di Muller) si allunga su un cross basso, ma si avvita e non ci arriva. In un altro paio di occasioni è Seedorf a sfiorare il pareggio. Il secondo tempo è un rosario di occasioni sciupate. Al 14' ancora Inzaghi di testa, su punizione di Pirlo, con Leoni che si salva in corner. Quattro minuti dopo Ronaldinho innesca Pato con una palla verticale di 20 metri, ma il giovane brasiliano manda fuori il pallonetto. Agli ultimi assalti le occasioni migliori per il Milan: al 43' Ambrosini tira da fuori e scheggia il palo, al 50' Zambrotta, anche lui da lontano, il legno lo spacca. Finisce 0-1. L'unica consolazione rossonera è il successo rotondo (3-0, doppio Ronaldo e Kakà) del Real Madrid sul Marsiglia. Spagnoli a quota 6, Zurigo e Milan a 3 e francesi ancora al palo.
Juventus, punto guadagnato La prima vittoria europea di Ferrara ancora deve attendere. C'è Diego a Monaco, ma la partita vera la fanno Ribery e Robben. Nel primo tempo a Buffon fischiano le orecchie. Al 4' il giovanissimo Muller, liberato sulla destra, incrocia, ma sfiora solo la porta. Al 19' numero di gran classe del francese: in area si infila con un dribbling micidiale tra Grygera e Chellini e poi alza un pallonetto esagerando di un centimetro. Intorno alla mezz'ora l'unica occasione della Juve: destro da fuori di Camoranesi, con parata di Butt. Nella ripresa i tedeschi calano e non riescono più a spingere in modo incisivo. Al 14' Klose, liberato dal solito Ribery sul secondo palo, manca l'appuntamento con il pallone. La Juve scricchiola, ma non troppo.
Al 34' una bella girata di Iaquinta esce di poco. E i bianconeri intascano il secondo punto europeo. Il successo in extremis del Bordeaux (38' st Ciani) contro il Maccabi Haifa disegna una classifica difficile: Bayern e Bordeaux 4, Juventus 2, Maccabi Haifa 0.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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