Domani presidio per il rider. "Basta morire per un panino"

Il rider pachistano di 44 anni è stato investito da un'auto la sera del 30 dicembre poco dopo le 21 in via Cadore

Domani presidio per  il rider. "Basta morire per un panino"
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É morto quasi nel silenzio, nella città concentrata a scappare veloce per festeggiare il capodanno in montagna, nelle città d'arte. Eppure, chissà a quanti campanelli aveva già suonato quel giorno Muhammad Ashfaq. Sempre di corsa, per consegnare pizze, panini, poke rimbalzando in bicicletta da una zona all'altra. Il rider pachistano di 44 anni è stato investito da un'auto la sera del 30 dicembre poco dopo le 21 in via Cadore, la corsa al Policlinico è stata inutile, al pronto soccorso è arrivato già senza vita. Domani alle 19.30 all'altezza di via Cadore 47 si terrà un presidio, promosso dalla piattaforma Deliverance Milano che da anni si batte per avere migliori condizioni di lavoro per i rider. Lo slogan è «Non si può morire per un panino». «Ci troviamo per ricordare Muhammad, denunciare il cottimo e il ricatto dell'algoritmo e delle piattaforme, per gridare basta morti sulla strada» spiegano gli organizzatori. Chiedono a citadini e lavoratori di partecipare. «Nel 2024 in Italia si sono contate quasi un migliaio di morti bianche. Il meccanismo del cottimo attivo nel settore del food delivery in assenza di tutele alimenta il pericolo e la precarietà dei fattorini, esponendoli al ricatto dell'algoritmo. Stop al lavoro povero e all'insicurezza».

Il consigliere comunale della Lista Sala Marco Mazzei parteciperà e si impegna «coinvolgere i dirigenti delle piattaforme affinchè facciano la loro parte. Il Comune può fare poco ma può usare le leve della comunicazione e della pressione».

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