Riccardo Garrone ha perdonato «da tempo» Antonio Cassano, ma lo ritiene comunque «una scheggia impazzita» e «incompatibile» con la società blucerchiata. E dunque, esclude un suo ritorno alla Sampdoria. Dopo i messaggi d'amore inviati alla società blucerchiata da Fantantonio, ieri è arrivata l'immediata replica del patron doriano. Ovvero chi, dopo averlo adottato quasi come un figlio, si vide tradito dallo stesso Cassano, nell'autunno del 2010: la lite a Bogliasco, gli insulti e quindi la rescissione del contratto. Negli ultimi due anni le cose sono cambiate, ma il talento barese potrebbe davvero tornare alla Samp? «Una delle ragioni dello stroardinario successo ottenuto quest'anno - spiega Garrone a Tuttomercatoweb è dovuto alla coesione del gruppo. Cassano è un bravo ragazzo, buono e generoso. Ma purtroppo ogni tanto emette delle schegge impazzite, e quando succede crea i casini che ha sempre creato». Morale della favola: improbabile un ritorno del figliol prodigo. «Del Neri qualche anno fa lo diceva. Sarebbe arrivato il momento in cui mi avrebbe attaccato. E così fu. All'epoca non lo perdonai, il giocatore andò via. Ora però, per quel che mi riguarda, ho perdonato Antonio. Già da lungo tempo. Ma non lo ritengo compatibile con le nostre esigenze di avere una squadra coesa e uno spogliatoio tranquillo». Secondo Riccardo Garrone, «si tratta di un grande campione, nessuno lo mette in dubbio. Ma come dicevo, le schegge impazzite non fanno bene a nessuno».
Poche ore prima, sempre nella giornata di ieri, su Cassano si era espresso l'attuale tecnico della Sampdoria, Beppe Iachini. «Conosco bene lui e la sua famiglia, che per la squadra blucerchiata nutrono un sentimento di amore e riconoscenza. Ci è venuto a trovare anche durante i play off, ricevendo affetto e gratitudine. Se volesse tornare alla Sampdoria, le porte per lui saranno sempre aperte», il pensiero del tecnico ascolano a Radio Manà Manà. Apertamente in contrasto, però, con quello del presidente. «Se Iachini ha detto certe cose magari ritiene di poter evitare che Cassano faccia ciò che ha fatto in passato con altri», chiosa Garrone.
A proposito, ad oggi Iachini non era certo della riconferma, di fronte alle alternative (Pochettino e Hancharenka) di cui si parla molto in questi ultimi giorni: «Aspetto una chiamata dalla società, certe voci non fanno piacere, ma io sono abituato a parlare sul campo. Il mio impegno a Genova era per sei mesi più un'opzione per la stagione successiva in caso di promozione. Non so cosa ne pensi il presidente Garrone, certo mi piacerebbe continuare questa avventura in blucerchiato».
Sul mercato, al di là dei sogni di inizio estate (l'altro, tutt'altro che concreto, porta a Pazzini...), si muove su altre direzioni.
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