Durocem vince commessa in Qatar

Tecnologia italiana protagonista in Qatar, nel più grande cantiere del mondo, con Durocem. L'azienda reggiana leader nel settore della pavimentazione in cemento per grandi superfici (fatturato 2008: 25,9 milioni di euro; Ebitdar: 5,5%, circa 1.500.000) ha conquistato una commessa di cruciale importanza nell'ambito della realizzazione del Ndia, il nuovo aeroporto di Doha da 11 bilioni di dollari. Entro la fine del prossimo anno Durocem avrà realizzato circa 1 milione di metri quadri di pavimentazione, con un incasso preventivato di oltre 6 milioni di euro. Lo scalo, che si estende per 22 chilometri quadrati, comincerà a funzionare dall'estate del 2011 con una capacità iniziale di 24 milioni di passeggeri all'anno che nel 2015, a lavori ultimati, diventeranno 50 milioni.
«Il Ndia - spiega il presidente Durocem Silvio Scalabrini - è un avveniristico complesso destinato a diventare il principale scalo tra Oriente e Occidente, e modello per tutti gli aeroporti del futuro. Qui avrà la sua base operativa la Qatar Airlines con la sua flotta di Airbus A380-800, l'aereo passeggeri più grande del mondo. Il nostro incarico consiste nel realizzare le pavimentazioni di strutture destinate alla manutenzione degli aeromobili, tra cui un hangar da 110mila metri quadrati che ospiterà quattro A380. Un compito particolarmente difficile, viste le terribili sollecitazioni a cui queste superfici sono sottoposte. Ma del resto non è un caso se tutti ci chiamano "gli specialisti delle soluzioni estreme"».
Intanto un'altra mission impossibile è stata portata a termine dall'azienda reggiana: i 50mila metri quadrati di pavimentazione della nuova sede torinese di Ikea, la più grande d'Italia, con inaugurazione a giugno, sono stati realizzati a tempo di record e con tecnologie totalmente innovative. Scalabrini: «Invece della solita armatura con fibre metalliche abbiamo proposto la nostra armatura tridimensionale sintetica, che aumenta notevolmente la resistenza alla flessotrazione del calcestruzzo ed evita il formarsi di crepe, buche e sconnessioni, anche con continui passaggi di alti carichi». Con questo sistema esclusivo Durocem conta di conquistare entro il 2011 il 5% del mercato europeo, del valore attuale di 1 miliardo.
«Fummo tra i primi a introdurre in Italia l'armatura con fibre metalliche per pavimenti in calcestruzzo - sottolinea il presidente Durocem - e oggi siamo i primi a proporre l'alternativa in fibra sintetica: un sistema d'avanguardia messo a punto in oltre 15 anni di ricerche, costate più di 2 milioni di euro». Tra i vantaggi che presenta l'innovativa tecnologia, quello del risparmio economico, e quelli legati alla salvaguardia dell'ambiente e all'ottimizzazione della logistica. A parità di metratura da realizzare, infatti, si utilizza il 90% dei tir in meno per il trasporto dei materiali necessari fino al luogo da pavimentare.
Durocem è guidata dal fondatore Silvio Scalabrini, affiancato dai figli Marco, Lara e Cecilia. La sede produttiva è a Cavola (Rr). In Italia conta 8 filiali commerciali. Dall'estero - dove ha 12 rappresentanze commerciali e 4 joint-ventures - si attende un raddoppio di fatturato nel 2009.

Particolarmente forte la posizione di Durocem in Libia, paese in grandissima crescita, dove - in seguito alle recenti intese governative bilaterali - ha potuto stringere numerosi accordi già in dirittura d'arrivo. Nonostante il drammatico calo generale dell'edilizia, dunque, la società prevede di chiudere l'anno contenendo le perdite di fatturato entro il limite del 20%, a fronte di un mercato che fa segnare un meno 40%.

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