E in torre di controllo adesso insegniamo ai tedeschi come si fa

Dieci uomini-radar italiani vanno a lavorare in Germania: faranno da tutor ai colleghi locali per imparare le nuove tecnologie della sicurezza del volo

Tra le eccellenze della bistrattata Italia da oggi ci sono ufficialmente anche loro: i controllori di volo, gli «uomini radar» che nelle torri degli aeroporti italiani smistano decolli, atterraggi, rotte. Si tratta di un lavoro ad alto contenuto di nervi e di tecnologia, svolto in Italia per molti anni da personale militare e ora affidato agli uomini di Enav, l'ente nazionale di assistenza al volo. Che i controllori italiani fossero di alto livello, costretti come sono a misurarsi minuto per minuto con un traffico intenso in un cielo piuttosto ridotto, era noto da tempo. Ma al consacrazione arriva oggi con l'annuncio che dieci controllori Enav hanno preso servizio al Centro di controllo di area di Karlsruhe sui richiesta della Dfs, l'azienda che fornisce l'assistenza al traffico aereo della Rft. Si tratta di dieci veterani della «torre», uomini con oltre dieci anni di servizio provenienti dagli scali di Brindisi, Milano, Padova e Roma. Comprensibilmente soddisfatto il commento del Ministro dei Trasporti Altero Matteoli: «Ancora una volta i controllori di volo dell'Enav ricevono un alto riconoscimento internazionale a testimonianza della loro professionalità, a dimostrazione delle grandi potenzialità possedute dall'Italia nel settore.

Desidero, pertanto, far giungere, tramite il presidente di Enav Luigi Martini, ai controllori di volo italiani impegnati in Germania in supporto ai colleghi tedeschi le più vive felicitazioni mie personali e del governo per questa ennesima importante affermazione che è motivo di orgoglio e di soddisfazione per il nostro Paese».

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