Ecco il piano di Befera per scovare gli evasori

Dal redditometro allo spesometro, otto strumenti fondamentali con i quali l'Agenzia delle entrate dichiara guerra a chi non paga le tasse

Ecco il piano di Befera per scovare gli evasori

Il 2012 è iniziato all'insegna della lotta all'evasione, con il blitz a Cortina a Capodanno. E il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha dato ieri il via a quella che sembra una vera propria guerra contro gli evasori. Ecco gli otto strumenti messi a punto da Befera e presentati alla Commissione finanza della Camera

1) Il redditometro

Entro giugno entrerà in vigore il redditometro con il quale l'Agenzia potrà controllare la corrispondenza tra redditi dichiarati e spese sostenute attraverso un sistema composto da un centinaio di voci di spesa. Tra queste barche, auto di grossa cilindrata, cavalli da corsa, viaggi di lusso e visite alle spa di lusso, ma anche scuole private per i figli e assicurazioni sulla vita. In caso di differenza superiore al 10% tra reddito dichiarato e spesa effettiva scatterà immediatamente l'accertamento fiscale.

2) Lo spesometro

Tutti gli acquisti sopra i 3600 euro saranno tracciati e associati al codice fiscale dell'acquirente. Con questo strumento, il cosiddetto spesometro, si potranno confrontare le spese con i redditi dichiarati e scovare eventuali evasori.

3) La banca dati

Tutti i dati di banche, operatori finanziari e assicurazioni, per un totale id oltre 400 milioni di dati, saranno riversati su un "cervellone" a disposizione dell'Agenzia delle entrate. Con questo enorme database i controlli saranno molto più rapidi e scovare gli evasori sarà molto più semplice. 

4) L'accertamento esecutivo

Entra a regime l'accertamento esecutivo, instituito dal primo ottobre scorso. Serve per incassare le imposte non dichiarate: dalla data in cui viene scoperta l'evasione passano 30 giorni perché inviato dal fisco, diventa esecutivo dopo 30 giorni e entro ulteriori 30 giorni passa nelle mani di Equitalia, che non può pignorare o espopriare beni subito. Per 180 giorni, infatti, possono scattare solo ipoteche e fermi amministrativi per consentire all'evasore di ravvedersi. Questa precisazione è necessaria per smentire la leggenda metropolitana secondo cui gli agenti di Equitalia procedono immediatamente al pignoramento.

5) Il tutoraggio

Per i contribuenti con un volume d'affari sopra i 100 milioni di euro scatta il tutoraggio, un metodo per aumentare i controlli incrociati e instaurare un rapporto di collaborazione con le grandi aziende che rappresentano un segmento strategico nell'economia nazionale

6) La tracciabilità

La manovra finanziaria varata dal governo Monti lo scorso 6 dicembre ha imposto la tracciabilità di tutte transazioni sopra i mille euro, che non possono più essere effettuate in contanti.

7) I blitz

Dopo Cortina, Roma e Milano, i blitz anti evasione vanno avanti. L'Agenzia delle Entrate annuncia quindi nuovi controlli a tappeto in collaborazione con la Guardia di Finanza alla ricerca di esercenti abituati a non emettere scontrino fiscale o di auto di grossa cilindrata intestate a chi, sulla carta, non potrebbe permetterselo.

8) Arrivano nuovi ispettori

L'Agenzia delle

Entrate assumerà 1440 nuovi ispettori per incrementare i controlli. Per far questo Befera sta pensando a una deroga del blocco del turn over per dotare l'Agenzia di 1.440 assunzioni nei prossimi tre anni.

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