Parte l’operazione calore sicuro. La Regione Lombardia mette in campo 22,5 milioni di euro di bandi per incoraggiare enti pubblici e palazzi privati a fare il grande passo e convertirsi agli impianti moderni. Che consumano meno e permettono di risparmiare sulla bolletta. Dall’anno prossimo tutti i condomini dell’area critica (che conta oltre 200 Comuni) sono obbligati a installare i termoregolatori. Si tratta di mini contatori "intelligenti" che permettono di regolare il consumo di calore in ogni appartamento e di abbattere gli sprechi durante la giornata. Già da adesso, gli amministratori condominiali possono presentare la domanda per ricevere i contributi. La Regione mette infatti a disposizione tre milioni di euro sia per gli enti locali sia per i palazzi dell’Aler o per i condomini privati e si rende disponibile a coprire il 30 per cento delle spese. Requisito fondamentale per partecipare al bando: il palazzo deve essere già teleriscaldato, cioè deve trarre calore dai rifiuti bruciati in un termovalorizzatore, come già avviene a Brescia e in numerosi quartieri di Milano.
La procedura per ottenere i contributi è semplice: l’amministratore di condominio dovrà presentare domanda a uno degli sportelli regionali o fare riferimento alla direzione Reti e servizi di pubblica sicurezza e sviluppo sostenibile di via Pola. Dovrà precisare le caratteristiche del palazzo, dichiarare il numero di appartamenti e di piani presenti nello stabile. Se la domanda verrà accettata, allora la Regione, prima di provvedere alla liquidazione del contributo, chiederà l’ok dell’assemblea di condominio. Gli inquilini dovranno cioè confermare la propria disponibilità a sostenere parte delle spese e a far installare gli apparecchi in casa.
Facendo due conti, il risparmio c’è eccome. Prendiamo ad esempio un appartamento di 100 metri quadrati a Milano in uno stabile teleriscaldato, cioè che trae calore da Silla 2. Mettiamo che i termoregolatori necessari siano sette e che la spesa complessiva si aggiri attorno ai mille euro. La Regione Lombardia coprirebbe 300 euro della spesa, lo Stato un altro 36%, cioè 360 euro, recuperabili in cinque o dieci anni. Il risparmio sarebbe quindi di quasi 700 euro. In più, va calcolato un taglio delle bollette del 15% all’anno: su una spesa di mille euro, i nuovi apparecchi regola-calore permetterebbero di risparmiare altri 225 euro. La mini rivoluzione dei caloriferi interesserà gran parte dei 200mila stabili con riscaldamento centralizzato e nel giro di tre anni, tra bandi e incentivi, si punta ad aver convertito tutti gli stabili. Nel frattempo saranno sempre di più gli stabili teleriscaldati. Tanto che il presidente lombardo Roberto Formigoni sostiene che entro la fine del 2013 tutta Milano si servirà di calore pulito: grazie a un progetto di A2A e Comune di Milano, saranno 600mila i milanesi «teleriscaldati» e il risparmio di energia sarà notevole. Basti pensare che solo il tribunale di Milano, che a breve sarà del tutto teleriscaldato, risparmierà 1,2 milioni di litri di gasolio.
A spanne, la conversione ai termoregolatori riguarderà circa un milione di appartamenti e in tutto saranno installate 8 milioni di valvole intelligenti per regolare i caloriferi in base alle proprie esigenze.
In ballo ci sono anche altri bandi che riguardano il settore pubblico e che puntano a diffondere energia pulita nei vecchi stabili: dalle scuole alle case di riposo, dalle case popolari alle piscine comunali gestite da società private.
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