Musk: "Tim ostacola l'Internet veloce". Il gruppo replica: "Accuse infondate"

"Ricostruzione parziale dei fatti" che "non tiene conto delle discussioni in corso"

Musk: "Tim ostacola l'Internet veloce". Il gruppo replica: "Accuse infondate"
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«Ricostruzione parziale dei fatti» che «non tiene conto delle discussioni in corso». Questa la replica di Tim all'attacco sferrato da Starlink. Secondo la società controllata da SpaceX di Elon Musk, il lancio di Internet ad alta velocità in Italia sarebbe ostacolato da Tim-Telecom Italia, con possibili ripercussioni sui suoi servizi in tutta l'Europa meridionale e il Nord Africa. A riportare l'affondo è l'agenzia Bloomberg citando un reclamo presentato all'Agcom (l'Authority di controllo delle comunicazioni) e al ministero delle Imprese alla fine della scorsa settimana. In particolare, secondo Starlink, Tim non avrebbe rispettato per mesi le norme che le impongono di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature.

L'attacco di Musk giunge nel pieno del riassetto della rete, destinata a passare nell'orbita del fondo americano Kkr, e del rinnovo del consiglio di amministrazione di Tim per cui sono in corso quattro liste. Lo scorporo della rete è osteggiato da Vivendi, primo socio di Tim con il 23,7%. Il governo sta provando a portare allo stesso tavolo Vivendi e il vertice del gruppo tlc. Oggi i rappresentanti del gruppo telefonico e quelli del suo primo azionista francese dovrebbero essere ricevuti a Roma dal comitato golden power per un supplemento di indagine sulla cessione di NetCo a Kkr. Il governo punta a capire, in vista dell'assemblea dei soci del 23 aprile, quale orientamento avranno i francesi. L'incontro è previsto questo pomeriggio a palazzo Chigi, ma i francesi potrebbero limitarsi a inviare una lettera per spiegare le ragioni della propria contrarietà. Per la compagnia telefonica dovrebbe essere al tavolo l'ad Pietro Labriola.

Con l'approssimarsi dell'assemblea dell'operatore tlc cresce la curiosità nei confronti della lista di Merlyn Partners, guidata dall'ex manager di Tim Stefano Siragusa, che vorrebbe cedere anche la divisione Consumer e

la controllata brasiliana. È lo schieramento che può insidiare maggiormente quello del cda per una ragione semplice: la prospettiva di una cessione di asset così importanti può essere attraente in ottica dividendi extra.

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