Fino a ieri abbiamo lavorato con il solo scopo di pagare le tasse. Da oggi, i soldi che entrano nelle nostre tasche ci rimarranno. Anche per quest'anno il Tax Freedom Day è arrivato, anche se con un ritardo notevole rispetto a quanto accadeva una ventina di anni fa.
Nel 1990, spiega il sindacato degli esercenti, il primo giorno dell'anno "tax-free" era il 20 maggio. Arrivati al 2013, servono ben 162 giorni per gli oneri fiscali a cui siamo sottoposti.
Giuseppe Bortolussi, segretario degli artigiani di Mestre, commenta preoccupato la situazione attuale, facendo presente che se "pagheremo mediamente 11.800 euro di imposte, tasse e contributi a testa", in compenso "al cittadino non vengono forniti servizi adeguati".
E se la situazione non è già abbastanza infelice, c'è da calcolare anche la quota di economia sommersa, che porta la pressione fiscale a schizzare fino al 53,8%. "Con questo livello di 538em;">tassazione - conclude Bortolussi - il giorno di liberazione fiscale per i contribuenti fedeli al fisco oltrepassa abbondantemente la metà dell’anno e si attesta al 16 luglio".
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