Adesso le aziende chiedono prestiti per pagare le tasse

Strozzate dalla pressione fiscale, oltre il 60% delle pmi s'indebita con le banche per pagare le tasse

Adesso le aziende chiedono prestiti per pagare le tasse

Tre aziende su cinque chiedono prestiti in banca per riuscire a pagare le tasse. È uno degli ultimi risvolti della crisi finanziaria internazionale e della recessione economica, a cui si è aggiunto, nel nostro Paese, un pesante inasprimento della pressione fiscale che con il governo Monti è lievita ben oltre il 50%. L’Imu è in cima alla lista dei balzelli che hanno spinto gli imprenditori a rivolgersi agli istituti di credito.

Secondo un report del Centro studi Unimpresa, il 63% delle micro, piccole e medie imprese italiane è stato costretto a ricorrere a un finanziamento per onorare le scadenze fiscali. Il sondaggio condotto dagli analisti di Unimpresa prende in esame le 130mila imprese associate sulla base dei dati raccolti al 31 dicembre 2012. Sono gli operatori turistici (per gli alberghi), le piccole industrie (per i capannoni) e la grande distribuzione (per i supermercati) i settori maggiormente esposti con le banche a causa dei versamenti fiscali sugli immobili e, più in generale, per tutti gli adempimenti con l’Erario. Oltre 81.900 pmi associate a Unimpresa, dunque, hanno chiesto soldi alle banche, lo scorso anno, per rispettare le scadenze tributarie.

Tre, in particolare, i comparti dell’economia del Paese letteralmente "strozzati" dal tributo immobiliare voluto da Monti. Gli ostacoli maggiori sono stati riscontrati per le categorie che basano più di altre la loro attività imprenditoriale proprio sugli immobili. E dunque si tratta degli operatori turistici (con i proprietari di alberghi in cima alla classifica), delle piccole industrie e delle fabbriche (per i capannoni) e del comparto della grande distribuzione organizzata (per i cosiddetti supermercati). "Tutto ciò genera un triplo effetto negativo sui conti e sulle prospettive di crescita delle aziende - ha spiegato il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi - il primo è l’apertura di linee di credito destinate a coprire le imposizioni fiscali invece di nuovi investimenti, il che limita la natura stessa dell’attività di impresa. Il secondo problema sorge, poi, alla chiusura degli esercizi commerciali, quando il valore degli immobili posti a garanzia dei 'prestiti fiscali' va decurtato in proporzione al valore dell’ipoteca, con una consequenziale riduzione degli attivi di bilancio. Il terzo guaio è relativo a eventuali, altri finanziamenti per i quali l’impresa deve affrontare due ordini di problemi - ha concluso - meno garanzie da presentare in banca e un rating più alto che fa inevitabilmente impennare i tassi di interesse".

Oltre all’Imu, è l’Irap l’altra tassa che mette in difficoltà gli imprenditori italiani, tenuto conto che l’imposta regionale sulle attività produttive si paga anche quando i bilanci sono in perdite dunque in assenza di utili.

Quanto all’Imu, incrociando i risultati del sondaggio del Centro studi Unimpresa con i dati del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, secondo cui l’Imu 2012 relativa alle imprese è stata pari a 6,3 miliardi di euro, si può sostenere che per effettuare i versamenti sono stati contratti nuovi prestiti per quasi 4 miliardi di euro (3,96 miliardi di euro).

Commenti
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Avatar di franco@Trier franco@Trier
25 Feb 2013 - 13:29
Io proporrei al ministro della difesa di dichiarare guerra alla Germania che te ne pare cavalcavia e GPL così i vostri politici non dipenderanno più dalla Germania ma a questo ci penserà Berlusconi non preoccupatevi lui può tutto lo ha fatto intendere nei suoi discorsi lui purgerà la Germania.
Mostra tutti i commenti (17)
Avatar di APG APG
24 Feb 2013 - 16:18
E' proprio quello che ha voluto monti, col suo governo di farabutti, cioè sovvenzionare e far crescere le banche in tutti i modi possibili.
Avatar di gpl_srl@yahoo.it gpl_srl@yahoo.it
24 Feb 2013 - 16:21
anche questa è una medicina di monti: arriva direttamente dalla germania e pare che alla industria tedesca, piccola o media che sia, fa molto bene: gran cosa che per darvela, le banche non vi chiedano di pagare qualche tangente a qualche partito o addirittura a qualche banca stessa
Avatar di guidode.zolt guidode.zolt
24 Feb 2013 - 16:23
..e questo è il risultato di una politica suicida antireaganiana..!
Avatar di Dragon_Lord Dragon_Lord
24 Feb 2013 - 16:35
Sbagliato devono chiudere licenziando tutti e delocalizzare all'estero. In Italia devono restare solo i ladri, mafiosi e dipendenti statali con stipendio garantito sempre e comunque, illicenziabili e spesso con doppio lavoro in nero. L'Italia è morta, viva l'Italia
Avatar di mariosirio mariosirio
24 Feb 2013 - 18:00
dovrebbero semplicemente non pagare le tasse e farsi assolvere in tribunale dimostrando l'immoralità delle gabelle, così si fregano con le proprie mani. ma sai, tanti hanno ereditato dal papi mica sanno cosa vuol dire aprire e nemmeno chiudere. venderanno quadri gioielli e completi...mica si muore per un buco nelle scarpe.
Avatar di m.m.f m.m.f
24 Feb 2013 - 18:22
gli italiani sono un popolo di mezzi uomini,di gente senza forza e coraggio,di gente solo capace di lamentarsi con le parole e basta.posso anche alzarle al 90 % continuerebbero solo a lamentarsi e basta.
invece se si facesse tutti assieme uno sciopero fiscale di tre giorni finalmente il paese salta per aria e cosi sistemiamo anche il debito.
Avatar di m.m.f m.m.f
24 Feb 2013 - 18:22
gli italiani sono un popolo di mezzi uomini,di gente senza forza e coraggio,di gente solo capace di lamentarsi con le parole e basta.posso anche alzarle al 90 % continuerebbero solo a lamentarsi e basta.
invece se si facesse tutti assieme uno sciopero fiscale di tre giorni finalmente il paese salta per aria e cosi sistemiamo anche il debito.
Avatar di m.m.f m.m.f
24 Feb 2013 - 18:22
gli italiani sono un popolo di mezzi uomini,di gente senza forza e coraggio,di gente solo capace di lamentarsi con le parole e basta.posso anche alzarle al 90 % continuerebbero solo a lamentarsi e basta.
invece se si facesse tutti assieme uno sciopero fiscale di tre giorni finalmente il paese salta per aria e cosi sistemiamo anche il debito.
Avatar di m.m.f m.m.f
24 Feb 2013 - 18:24
ha fatto bene monti tanto sa benissimo che qui un po di lamentele poi pagano tutti..........popolo di senza palle........
Avatar di antonio54 antonio54
24 Feb 2013 - 18:38
Citare lo Stato Italiano dinanzi alla CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA di fronte a questa vera propria ingiustizia...non sarebbe una cattiva idea.
Avatar di Emilio il pazzo Emilio il pazzo
24 Feb 2013 - 19:03
Dragon_lord Concordo pienamente. Che ci pensino i dipendenti pubblici a mandare avanti l'italia sai che ridere...........
Avatar di disalvod disalvod
24 Feb 2013 - 19:23
SE LE MAGGIOR PARTE DELLE AZIENDE ITALIANE,ANCHE SE NON TUTTE,SI TROVANO IN QUESTE DRAMMATICHE CONDIZIONI DI CHIUSURA E' PERCHE' NON SONO STATE RAPPRESENTATE,CAPITE,AIUTATE E CONTROLLATE DA TUTTE LE ISTITUZIONI INTERESSATE A QUALSIASI LIVELLO GIA' NEL PASSATO.COME POSSONO I POLITICI,I SINDACATI E TUTTE LE ISTITUZIONI INTERESSATE CAPIRE COSA VUOL DIRE APRIRE,GESTIRE E PORTARE AVANTI UN'AZIENDA QUANDO NON HANNO MAI CACCIATO UNA LIRA DI SACCOCCIA LORO E NON HANNO MAI RISCHIATO NULLA DI PROPRIO?POI NON TUTTE LE AZIENDE VENGONO MESSE SULLO STESSO PIANO PERCHE' CI SONO SEMPRE FIGLI E FIGLIASTRI.PERSONE SBAGLIATE,MAGARI ANCHE IN POSSESSO DI MIGLIAIA DI TITOLI, AL POSTO SBAGLIATO SONO LA ROVINA DI TUTTO.PER SALVARE LE ULTIME AZIENDE RIMASTE CI VOGLIONO PERSONE CAPACI E RESPONSABILI,ANCHE SENZA TITOLI,CHE HANNO GIA' INVESTITO DI PROPRIO E PIENI DI ESPERIENZA,IDEE CHIARE E PRECISE SUL DA FARSI.LE AZIENDE VANNO AIUTATE ECONOMICAMENTE ALLO STESSO TASSO DI INTERESSI DEI PARLAMENTARI E POI ANCHE OGGETTIVAMENTE CONTROLLATE SULL'UTILIZZO DELL'AIUTO CONCESSO.IN ITALIA NON INVESTE PIU' NESSUNO PERCHE' VI E' IL RISCHIO CHE LA SUPERBUROCRAZIA TI TOGLIE ANCHE LA VITA.
Avatar di vince50 vince50
24 Feb 2013 - 20:18
Chiedere prestiti per pagare le tasse è l'inizio della fine.Chiudere,lasciare a casa tutti in particolare gli sbandieratori rossi e,tutti quelli che oggi avranno probabilmente votato PD oppure Monti.
Avatar di cgf cgf
24 Feb 2013 - 20:34
è una cosa risaputa! c'è gente che ha dovuto chiedere soldi per pagare l'IMU perché rispetto a prima si è trovata a pagare più del triplo rispetto lo scorso per una tassa che prima aveva un nome diverso, ma sostanzialmente è la medesima. Aspettiamoci anche ritocchi verso l'altro dei listini di tutti i prodotti e servizi e tagli al personale. Checchene pensino i professori, le tasse incidono sui costi, se un'azienda è aperta lo è per guadagnare altrimenti chiude e gli operai? ci pensa la FIOM a dargli lavoro, creare una rete di vendita, approvvigionamento, reperebilità capitali e finanziamenti? L'economia è tornata a 40anni fa, sebbene gli stipendi medi sono più o meno gli stessi, l'IVA allora era il 12%, il 18% sui beni di lusso. Un rilancio dell'edilizia vale più di 4 o 5 punti percentuale di IVA, 1% di IVA in più innesca, abbiamo visto, aumento dei prezzi ben maggiore, oggi si parla di portarla al 23% come se fosse quisquilia, OK se lo dice il filosofo specializzato in lenzuolate, non ha mai capito nulla, ma da un Monti... è una vera delusione, dopo aver visto lui ha ancora senso spendere € 38.500 per un MBA alla Bocconi quando al politecnico costa tra € 25.000 e 28.000? Luiss tra € 17.000 e 22.000. NB sono prezzi di un anno fa, quelli aggiornati non mi interessano neanche più.
Avatar di billyjane billyjane
25 Feb 2013 - 01:02
Probabilmente succede solo nei paesi con regime totalitario.
Avatar di mr.cavalcavia mr.cavalcavia
25 Feb 2013 - 07:52
SCIOPERO FISCALE
Le tasse per leccare i piedi alla germania sono uno schifo.

Le tasse date sapendo che saranno sprecate come in effetti vengono sprecate sono un abominio. Tanto vale infilare banconote da 50 euro nel wc ogni volta che se ne ha una nelle mani.
Occorre uscire dalla logica masochistica del "pagare le tasse è giusto".
Non è "giusto" un corno di niente. BASTA, BASTA, BASTA!
SCIOPERO FISCALE PUNTO E BASTA.
Avatar di franco@Trier franco@Trier
25 Feb 2013 - 13:29
Io proporrei al ministro della difesa di dichiarare guerra alla Germania che te ne pare cavalcavia e GPL così i vostri politici non dipenderanno più dalla Germania ma a questo ci penserà Berlusconi non preoccupatevi lui può tutto lo ha fatto intendere nei suoi discorsi lui purgerà la Germania.
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