La Germania non si fida del nuovo governo giallo-verde. E per questo motivo, a 24 ore dal termine per le offerte, Lufthansa conferma di volere una partnership con Alitalia ma senza che il piano di ristrutturazione della compagnia di bandiera sia guidato dall'esecutivo italiano.
I vertici della società tedesca hanno espresso la loro posizione a Bloomberg: "Una partnership con Alitalia è ancora possibile", hanno spiegato dalla Germania, ma Lufthansa "non ha in programma di investire nella compagnia insieme al Governo". Il riferimento è al ruolo di Ferrovie dello Stato.
Non una novità per la nostra azienda aera, visto che la presenza dello Stato era da sempre considerata lo scoglio per la partecipazione dei tedeschi. Come ricorda La Stampa, i paletti erano già stati fissati dall'amministratore delegato di Air Dolomiti Joerg Eberhart, che si occupa del dossier per conto della società di Francoforte.
Ma non c'è solo Lufthansa a dirsi contraria a un intervento statale o, in ogni caso, del governo. Le fondazioni bancarie si sono già dichiarate apertamente contrarie a un intervento di Cassa Depositi e Prestiti. "L'ho detto e lo ripeto - afferma il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti -, è diventato un ritornello e sul punto siamo rigidissimi: in Alitalia la Cdp non deve mettere un euro per nessuna ragione". Inoltre, aggiunge Guzzetti, "siccome sono votazioni con maggioranze qualificate, il sistema delle fondazioni mi ha già dato mandato di dire che noi non voteremo investimenti in Alitalia".
Ora non resta che attendere domani, con la presentazione dell'offerta
vincolante attesa entro il 31 ottobre. Per il governo Lega-5 Stelle si tratta di uno snodo cruciale. Alitalia è una delle maggiori aziende italiane, e da circa 10 anni si attende un vero piano di ristrutturazione e rilancio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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