Una buona notizia per i consumatori. L'Autorità Antitrust ha ribadito che nessun sovrapprezzo può essere applicato dai venditori di beni e servizi a chi decide di pagare con carta di credito. Con una comunicazione rivolta alle imprese l'Antritrust esplicita il divieto di supplementi per l’uso di carta di credito, di debito o di altri strumenti di pagamento diversi dal contante.
In passato vi sono state numerose segnalazioni sull’applicazione di un supplemento di prezzo per l’acquisto di vari beni e servizi, tra cui biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico, servizi di lavanderia, bevande e alimenti, mediante carta di credito/debito, in esercizi commerciali anche di piccola dimensione. Episodi denunciati in tutta Italia. E "diverse segnalazioni" sull’applicazione dei tabaccai di un sovrapprezzo "spesso pari a 1 euro" in occasione di acquisti con carta di debito o credito di sigarette, marche da bollo, biglietti per trasporti pubblici.
L'Autorità ricorda di essere intervenuta in diverse occasioni per affermare il principio che l'applicazione di supplementi per l'uso di uno specifico strumento di pagamento costituisce una violazione dell'art. 62 del codice del consumo, che stabilisce che i venditori di beni e servizi ai consumatori finali "non possono imporre ai consumatori, in relazione all'uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l'uso di detti strumenti".
Il divieto generalizzato per il beneficiario di un pagamento di imporre al pagatore spese aggiuntive, rispetto al costo del bene o del servizio, in relazione all'utilizzo di strumenti di pagamento è stato ribadito dalle direttive Ue sui servizi di pagamento nel mercato interno, recepita nel dicembre del 2017.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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