Già nel 2013 e comunque dall'anno prossimo ci si può attendere una "graduale ripresa". Un miglioramento economico di cui parla la Banca centrale europea, nel suo ultimo bollettino, ribadendo che i rischi per le prospettive economiche dell'area euro "continuano ad essere orientati verso il basso".
Il declassamento subito da Francia e Italia, rispettivamente da parte di Fitch e Standard & Poor's, "ha avuto impatti limitati sui mercati obbligazionari".
Per quanto riguarda poi casa nostra, i tassi bancari sui prestiti "rimangono su un livello superiore" rispetto alla Germania e alla Francia stessa. La politica monetaria della Bce continuerà ad essere favorevole finchè sarà necessari e i tassi di interesse resteranno "su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo".
Rimane comunque debole il mercato del lavoro. E la Banca centrale chiede di non "vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici, mettendo in campo "strategie di bilancio favorevoli alla crescita" e riducendo "al minimo gli effetti distorsivi dell’imposizione fiscale".
538em;">La Bce ha corretto al ribasso le stime di crescita del Pil dell'Eurozona, per quest'anno e fino al 2015. Ridotta di 0,2 punti percentuali la stima di recessione 2013 (-0,6%). Ridotte anche le stime sull'inflazione, quest'anno all1,5%.
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