Il 2022 potrebbe portare una ventata d'aria più pulita ma cattive novità per milioni di guidatori italiani che possiedono veicoli fino ad Euro 4: infatti, più di dieci milioni di auto e vetture più inquinanti rischiano di doversi fermare per sempre.
La rivoluzione sulle quattro ruote
Il Lazio è la Regione che probabilmente farà da apripista vietando l'uso delle Euro 4 all'interno della zona verde della città non soltanto durante i fine settimana o le targhe alterne, il blocco sarebbe continuo. Stessa situazione anche sulle grandi, medie e piccoli città delle Regioni settentrionali che avrebbero già attuato il diveto se non ci fosse stata la pandemia. Un problema non da poco, comunque, visto che si tratta di auto e veicolo venduti fino a tutto il 2010: disfarsene, in breve tempo, non sarà semplice per nessuno. Come ci siamo occupati sul Giornale.it, il piano italiano non è che l'inizio di una transizione energetica che decreterà la fine della produzione delle auto a motore termico dal 2035: è vero, mancano 13 anni ma non è poi un tempo così infinito.
Come ridurre il Pm 10
Gli assessori di Roma, come si legge sul Messaggero, chiedono comunque cautela nonostante i livelli di Pm10 e ossido di azoto siano spesso alle stelle e c'è l'urgenza di ridurli in tempi brevi. Questo significa, comunque, gradualità: non si può pensare di mandare in pensione 10 milioni di veicoli tutti in una volta, ecco perchè è stata chiesta una proroga all'Ue. Lo stop alla circolazione coinvolgerebbe almeno un terzo dei 40 milioni dei veicoli che girano sulle strade italiane: visto lo stato d'emergenza pandemica, fino al 31 marzo rimarrà tutto inviariato ma poi? La Regione Piemonte, dove l'aria è una delle più inquinate dell'intera penisola, ha fermato la circolazione delle diesel Euro 4 fino al 15 aprile nei gioni feriali dalle 8,30 alle 18,30 (a Torino e nei Comuni della città metropolitana dalle 8 alla 19). Il blocco si può estendere anche al sabato e ai giorni festivi "se l'allerta sale al primo livello arancione".
Livello arancione, significa, che non possono circolare nemmeno le diesel Euro 5 allargando ulteriormente la platea dei mezzi in stato di fermo. Situazione analoga anche ai veicoli merci. Dovesse andare in porto questo blocco, quasi 100 città con oltre 10mila abitanti andrebbero in tilt. Lombardia e Veneto, a differenza del Piemonte, hanno momentaneamente sospeso il blocco a causa dello stato di emergenza ma si riattiverebbe subito nel caso di livello arancione anche per le diesel Euro 5.
Discorsi similie per Emilia-Romagna e Sud Italia, Campania in testa, pronte a riattivare i blocchi nel caso di emergenza inqiunamento. Resta da capire, però, cosa accadrà nei primi mesi del 2022, specialmente se dovesse venir meno lo stato di emergenza: una gatta da pelare non da poco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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