La mazzata su luce e gas: quanto ci costano i rincari

L'impatto dell'incremento dei costi di luce e gas potrebbe essere mitigato dall'applicazione del decreto Aiuti ter

La mazzata su luce e gas: quanto ci costano i rincari

Sulla base di una stima effettuata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, escludendo gli aiuti erogati dallo Stato, il rincaro dei costi di luce e gas previsti per famiglie e imprese nel 2022 rispetto allo scorso anno ammonterebbe a 82,6 miliardi di euro.

Questo sarebbe quindi il conto presentato agli italiani dalla crisi energetica in atto, anche se, come specifica la previsione della Cgia, la portata dell'impatto dovrebbe essere ridimensionata in virtù dell'applicazione del decreto Aiuti ter, la cui approvazione è attesa per la prossima settimana. "Se, in linea puramente teorica, il Governo avesse a disposizione tutte le risorse necessarie per azzerare gli aumenti senza ricorrere a un nuovo indebitamento", si legge nella nota ufficiale, "dovrebbe, per l'appunto, approvare una misura da 82,6 miliardi. In realtà, stando alle notizie apparse in questi ultimi giorni, il nuovo decreto, proprio per non incorrere in un aumento del deficit, dovrebbe portare in dote non più di 12-13 miliardi".

La metà del Pil del Veneto

Interrogandosi sul motivo per il quale si è giunti a un rincaro così importante da corrispondere all'incirca alla metà del Pil del Veneto, la Cgia di Mestre illustra il procedimento adottato per la stima proposta."Secondo la metodologia di calcolo utilizzata dall'Istat nell'indagine sulla spesa delle famiglie del 2021, inizialmente è stato possibile stimare il costo sostenuto dalle famiglie per l'energia elettrica e il gas, e successivamente è stato aggiunto quello riconducibile alle imprese, arrivando ad un costo totale per l'anno 2021 di 80 miliardi di euro". Per l'anno in corso, sempre a carico di famiglie e imprese, è stata prevista una spesa energetica complessiva pari a 207,4 miliardi di euro. Ciò significa che l'aumento del costo energetico totale nel 2022, rispetto al 2021, dovrebbe ammontare a 127,4 miliardi di euro (+159%). "Se a questa cifra in valore assoluto sottraiamo i 44,8 miliardi di aiuti economici contro il caro bollette erogati quest'anno dal Governo Draghi", prosegue la nota, "l'incremento del costo dell'energia in capo a famiglie e imprese rispetto l'anno scorso è, come abbiamo evidenziato più sopra, di 82,6 miliardi".

Il peso degli aumenti

Per comprendere meglio a quanto corrisponde suddetto incremento, spiega la Cgia, si può provare a "stimare quante tasse in meno dovrebbero pagare famiglie e aziende per compensare gli aumenti delle bollette di luce e gas". Senza l'introduzione di nuovi aiuti, famiglie e aziende potrebbero "pareggiare i conti" se non versassero agli Enti locali e all'Erario il bollo auto, l'Imu, l'Ires e l'Irap. Una cifra decisamente cospicua, che potrebbe avere un impatto devastante nel caso in cui non venga mitigata in modo sufficiente: il rischio è quello di arrivare alla chiusura di numerose attività e all'impoverimento di tante famiglie.

Nuovi aiuti

Per la Cgia serve una manovra complessiva di almeno 30 miliardi di euro. "La metà circa di questa cifra sembra essere stata recuperata dal Governo Draghi senza dover ricorrere a nuovo debito", si legge ancora nella nota.

La proposta avanzata per il restante è quella di ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio di almeno 15-20 miliardi."Ovviamente con l'assenso di Bruxelles", prosegue la nota, "che nel frattempo dovrebbe allentare i vincoli normativi sugli aiuti di Stato.

Ricordiamo che per fronteggiare la crisi pandemica in Italia, tra il 2020 e il 2021 - attraverso i ristori, i contributi a fondo perduto e i prestiti agevolati - abbiamo sostenuto famiglie e imprese con oltre 180 miliardi di euro. Ed è stato grazie a queste misure se siamo riusciti a superare quel momento così difficile".

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