Arriva quasi fuori tempo massimo. Ma arriva. Il bonus psicologo, approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera con un emendamento inserito all'interno del decreto legge Milleproroghe, aiuterà a fronteggiare l'aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica causate dalla pandemia. Direttamente o per le difficoltà lavorative e scolastiche. Ed è facile immaginare le debolezze che questi due anni complicati hanno provocato, alterando le abitudini e isolando le persone. «Considerando che una tariffa minima di una seduta di psicoterapia presso uno specialista privato si attesta sui 50 euro - spiega la relazione tecnica che accompagna il provvedimento - con 600 euro sarà quindi possibile seguirne 12». Si potrà accedere al sostegno con un Isee inferiore ai 50mila euro. Lo stanziamento complessivo è di 20 milioni: 10 per rafforzare le strutture sanitarie e altrettanti per gli assegni. Le modalità di presentazione della domanda per accedere al contributo, l'entità dello stesso e i requisiti, anche reddituali, per la sua assegnazione saranno stabiliti con un decreto del ministro della Salute insieme al ministro dell'Economia entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge. Il provvedimento cerca di rispondere a un disagio dilagante. Secondo uno studio condotto dalla fondazione The Bridge, durante la pandemia «c'è stato un peggioramento delle condizioni di vita e di salute degli utenti già in carico ai servizi di salute mentale: una diminuzione dell'aderenza al trattamento (68%) e incremento del rischio suicidio (63%). Nella popolazione generale il rischio di sviluppare sintomi ansiosi, depressivi e stress correlati è arrivato al 95%, l'aumento di dipendenze patologiche è del 90% ed è aumentato dell'85% il consumo di farmaci non soggetti a prescrizione come gli ansiolitici e gli psicotropi. E, al di là di percentuali e studi, tutti noi ci rendiamo conto della fragilità psicologica esistente. Il Codacons boccia l'emendamento, definendolo una «misura spot che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno. Solo 16mila fortunati riusciranno a godere del Bonus psicologico, e una ampia fetta di cittadini che con il Covid hanno sviluppato forme di disagio mentale sarà tagliata fuori dal provvedimento». Anche l'Ordine degli psicologi cerca di articolare meglio il progetto di sostegno mentale. Pur riconoscendo che l'assegno rappresenta «un cambio di passo importante», serve una risposta strutturale: «L'esigenza - spiega il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi, David Lazzari - è quella di creare servizi ad hoc nelle Asl, oggi carenti. Abbiamo proposto di istituire consultori psicologici nei distretti e nelle Case di comunità lo psicologo di base, che rappresenta un avanzamento culturale importante, e dovrà porsi come punto riferimento per il benessere mentale, così come il medico di famiglia lo è per la salute fisica». E ovviamente andrà incrementato il numero degli psicologi nel pubblico: oggi sono 5mila per 60 milioni di persone, uno ogni 1.200 abitanti. «Un altro intervento per far fronte al disagio psicologico è incrementare i fondi della psicologia scolastica - fa notare Laura Parolin, presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia - che invece sono stati ridotti nella manovra finanziaria, da 120 a 20 milioni, anche se la notizia non ha destato scalpore.
La presenza degli psicologi nelle scuole rappresenta un presidio di prevenzione ma anche di ascolto e sostegno, dove si possono intercettare gran parte dei disagi legati all'infanzia e all'adolescenza che incidono sulla costruzione della persona».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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