Btp a 30 anni, richieste boom a 130 miliardi

L'offerta era di 8 miliardi. Il tasso del 4,3% fa gola a tutto il mondo

Btp a 30 anni, richieste boom a 130 miliardi
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Domanda record per il nuovo Btp trentennale proposto dall'Italia all'antivigilia della Bce. Il titolo, con scadenza ottobre 2054, è stato emesso per un importo pari a 8 miliardi di euro a un tasso annuo del 4,3%, pagato in due cedole semestrali. Il Tesoro, anche sulla spinta del ministro Giancarlo Giorgetti (in foto), ha intercettato un appetito record verso il debito tricolore con richieste per oltre 130 miliardi di euro da parte degli investitori istituzionali, ossia più di 16 volte il quantitativo collocato. Superato il precedente record del 2020. Il timing dell'emissione e la lunga durata hanno fornito un importante assist. I rendimenti elevati proposti attualmente dai Btp difficilmente si rivedranno nel prossimo futuro in quanto la Bce domani è attesa a un nuovo taglio dei tassi di interesse e le attuali proiezioni sono di ulteriori sei tagli entro fine 2025. In aggiunta, l'emissione trentennale si fregia di un rendimento superiore di circa 70 punti base rispetto a quello proposto attualmente dal Btp decennale. «Ancora una volta il Tesoro italiano si è mostrato molto abile nel selezionare i titoli più interessanti da proporre e la domanda record non è una sorpresa perchè a rendimenti più alti rispetto a quelli degli altri Paesi si abbina l'elevata liquidità dei Btp e l'assenza di problemi per l'Italia nell'onorare il proprio debito», sottolinea Angelo Drusiani, advisor di Ersel.

Tra le motivazioni dietro questa voglia record di Italia c'è chi cita anche la contestuale difficoltà della vicina Francia. Simon White, strategist di Mliv, ipotizza infatti un «effetto a catena» dei problemi politici ed economici della Francia che spinge quindi a guardare con più interesse a Roma.

E in effetti in questi mesi lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli francesi si è assottigliato tornando in area 70 punti base, sui minimi da prima della crisi del debito dell'Eurozona.

Per l'emissione il Tesoro ha incaricato un sindacato di collocamento costituito da cinque lead manager: Barclays Bank Ireland, Bnp Paribas, BofA Securities Europe, Citibank Europe e Société Générale Investment Banking.

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