Scatta l'arrotondamento sulle pensioni: chi ne ha diritto

Per ottenerlo bisogna aver maturato esattamente 18 anni di contribuzione entro il 1995. Anche con pochi giorni in meno si perde la possibilità di avere un assegno conteggiato con il sistema retributivo

Scatta l'arrotondamento sulle pensioni: chi ne ha diritto

Per calcolare le pensioni esistono due diverse modalità: quella retributiva e quella contributiva. Il sistema legato alla retribuzione è certamente il più conveniente, poiché l’assegno è più ricco, ma con il tempo ha prevalso la seconda regola, ossia il conteggio dei contributi effettivamente versati. L’eccezione è costituita da chi al 31 dicembre 1995, la data di passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, può vantare di aver maturato almeno 18 anni di contributi. Attualmente, nella maggioranza dei casi, l’assegno pensionistico viene calcolato utilizzando una modalità mista, che comprende entrambi i sistemi.

Il requisito dei 18 anni di contributi e l’arrotondamento

Ritornando ai 18 anni di contributi versati entro il 1995, c’è la possibilità di un arrotondamento, ovvero il riconoscimento del calcolo retributivo sulle annualità dei contributi previdenziali obbligatori versati, che permette di avere un assegno più cospicuo. Negli ultimi anni, la Corte dei Conti ha emesso delle sentenze che hanno dato via libera agli arrotondamenti, per frazioni di mesi o di anni, garantendo la possibilità a molti cittadini di raggiungere la fatidica soglia dei 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995, usufruendo, in questo modo, del più vantaggioso sistema retributivo.

Le nuove sentenze della Corte dei Conti

Recentemente, invece, i pronunciamenti della Corte dei Conti sono stati più stringenti creando maggiori difficoltà a chi è in procinto di andare in pensione. Ma a chi spetta l’arrotondamento oggi in base alle nuove sentenze? Per ottenerlo bisogna aver maturato esattamente 18 anni di contribuzione entro il 1995. Anche con pochi giorni in meno si perde la possibilità di avere un assegno calcolato con il sistema retributivo.

Gli ultimi indirizzi della giurisprudenza vanno in questa direzione più netta rispetto al passato, ecco perché saranno in tanti a perdere questa opportunità. Le categorie più coinvolte sono quelle dei dipendenti pubblici e dei militari.

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