Si torna a parlare di cashback fiscale, che sarà valido per le detrazioni su medicine, analisi, visite, cure, assistenza e le altre spese socio-sanitarie che saranno erogate direttamente sul conto tramite piattaforme telematiche, in pratica le app dei telefonini. In prospettiva, lo stesso accadrà anche per altri tipi di costi detraibili. La misura fa parte della trattativa sulla legge delega per la riforma del Fisco.
Cosa cambia con le app
Il governo ha accolto l'impianto della misura bandiera del M5S. Come si legge su ItaliaOggi, la disposizione prevede la graduale trasformazione senza oneri aggiuntivi, per la finanza pubblica, della detrazione individuata dall'articolo 15 del Tuir (Testo unico sulle imposte dei redditi), tra cui le spese mediche se collegate ad acquisti mirati di beni e servizi da attuare direttamente con il metodo delle applicazioni sugli smartphone. "È stato accolto l'impianto del cashback fiscale come lo abbiamo proposto: il governo ha accolto lo spirito e la ratio della norma con l'erogazione diretta" delle detrazioni, "e c'è una proposta migliorativa di Leu su cui non poniamo alcun ostacolo", ha affermato la deputata pentastellata Vita Martinciglio.
Il nodo flat tax
Situazione più complicata sul discorso flat tax dove si è riaperto il confronto politico con le prime scintille fra Lega e Pd: lo scivolo di due anni superate le condizioni di accesso al forfettario con un'aliquota piatta divide. La Lega chiede che l'applicazione dell'aliquota al 20% per chi supera la soglia dei 65mila euro. In attesa di una nuova riformulazione da parte del Mef, al Pd non piace l'idea in discussione di uno scivolo transitorio biennale. "Siamo molto delusi - chiarisce il dem Gian Mario Fragomeli - Non ci opponiamo a un rientro agevolato, anche con maxidetrazioni, ma chi supera i 65mila euro deve rientrare nel sistema ordinario Irpef, non si può avere una aliquota flat. Con gli scivoli si rischia provocare squilibri, e un aumento delle tasse per altre categorie, come i pensionati".
Invece, secondo Alberto Gusmeroli e Massimo Bitonci della Lega sottolineano che la richiesta è delle "cedolari sulle locazioni immobiliari e di non aumentare la pressione fiscale per singola imposta". La Lega, confermano "ha chiesto slittamento dell'approdo in aula della delega, che permetta di affrontare i temi irrisolti ed è stato concesso". In questo caso, il M5S cerca una mediazione tra i due partiti sottolineando che si aspetta una riformulazione più specifica sul regime transitorio "che indicativamente sarà biennale. Ma è uno dei nodi da sciogliere perché, ha aggiunto Martinciglio, condiziona l'impalcatura della legge delega che è a invarianza finanziaria".
Come anticipato, la richiesta per allargare la platea flat tax è salire a 85mila di imponibile oltre ad un imeccanismo di rientro verso l'imposizione ordinaria. Il ministero dell'economia, poi, ha sottolineato la volontà di come intende attuare la riforma degli acconti per i professionisti e l'addio alla ritenuta d'acconto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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