Cashback, pagamenti e carte: come può scattare il "blocco"

Probabile stop già in estate. Ma sul campo c'è anche un piano di modifiche. Che cosa sta studiando il governo

Cashback, pagamenti e carte: come può scattare il "blocco"

Era nell'aria già da un po', ed ora pare proprio che il piano cashback tanto voluto da Giuseppe Conte si stia avviando verso una drastica svolta. C'è chi parla di un ridimensionamento, ma la misura varata dal precedente governo potrebbe addirittura sparire del tutto. Del resto, nella nuova maggioranza del premier Mario Draghi, sono pochi a sostenerla.

Le possibili modifiche

L'idea principale dell'attuale esecutivo, a parte quei grillini che ancora difendono il progetto dell'ex avvocato del popolo, è che il cashback porti ad un eccessivo spreco di denaro. Interromperlo oppure modificarlo permetterebbe di recuperare importanti risorse da impiegare in altre voci del bilancio, magari per sostenere quelle aziende rimaste danneggiate dalla crisi ed ancora in attesa degli aiuti da parte dello Stato. Sono due le strade che potrebbe dunque intraprendere il governo: fermare in anticipo il piano cashback (si parla di luglio per recuperare circa 3 miliardi), oppure bloccare almeno il super cashback. In qualunque modo il governo Draghi deciderà di procedere, del vecchio piano cashback varato da Giuseppi per contrastare di fatto l'utilizzo del contante resterà ben poco.

Al momento, comunque, si tratta solo di un'ipotesi. Le future modifiche potrebbero essere inserite nel dl Sostegno, oppure nel decreto recovery che dovrebbe per l'appunto accompagnare il Recovery Plan.

Gli obiettivi del governo

Le intenzioni del premier Mario Draghi sono chiare: il denaro a disposizione deve essere speso per altro, come ad esempio l'acquisto di sieri per portare avanti la campagna vaccinale. Il decreto sostegni, atteso oggi sul tavolo del Cdm, dovrebbe inoltre contenere gli aiuti per i professionisti con partita Iva e imprese, una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e indennizzi. I 32 miliardi ottenuti con lo scostamento di bilancio saranno impiegati per questo. Secondo il Sole24Ore, inoltre, l'esecutivo dovrebbe rendere disponibili ulteriori 15 miliardi da aggiungere al documento di economia e finanza (Def) da presentare entro il 10 aprile, con lo scopo di ridefinire gli ammortizzatori sociali e prevenire lo scalone previdenziale previsto per la fine dell'anno a causa della conclusione del triennio di Quota 100.

Oltre che dispendioso, il cashback ha fatto parecchio discutere anche a causa dei cosiddetti furbetti, arrivati ad eseguire numerosissime micro transazioni col solo scopo di scalare rapidamente la classifica degli utilizzatori più virtuosi della moneta elettronica ed ottenere il super premio. Il centrodestra è compatto nel chiedere di utilizzare il denaro destinato al cashback per sostenere le imprese.

"Siccome stiamo indebitando i nostri figli, i soldi non vanno buttati in cose cretine", ha commentato senza mezzi termini la leader di FdI Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi ha addirittura scritto al presidente del Consiglio per chiedere lo stop al progetto di Conte.

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