Il governo tedesco ha annunciato che farà un'intensa inchiesta per determinare se anche in Germania la Volkswagen ha barato, ma potrebbe non essere necessario perché il governo di Angela Merkel sapeva. A lanciare la bomba è il quotidiano tedesco Die Welt.
Il governo, per bocca del ministro dei Trasporti sapeva che le case automobilistiche potevano manipolare le emissioni attraverso un software. Die Welt ha recuperato il testo di un'interrogazione parlamentare che il partito dei verdi aveva fatto al ministro lo scorso 28 luglio. In quella sede Alexander Dobrindt non aveva specificato se si trattava dei motori a benzina o diesel.
Sempre nel corso della stessa audizione il ministro ha ammesso che non è semplice riconoscere il sistema di manipolazione in più ha chiamato in causa la stessa Commissione Europea: "l'opinione della Commissione - diceva Dobrindt - è che non si è ancora affrontato in modo deciso il problema dei meccanismi manipolativi".
Berlino era quindi conscia del fatto che servisse un'indagine e quindi una riforma normativa per mettere un freno a questa pratica. "Il governo federale - continuava ancora Dobrindt - sostiene in questo contesto il lavoro di sviluppo di un quadro normativo comunitario, con l'obbiettivo di ridurre le emissioni reali dei veicoli a motore".
Intanto dal partito dei verdi arriva un duro affondo nei confronti del ministro dei trasporti: "Annunciando l'apertura di un'inchiesta - si legge in una nota del partito - Dobrindt si propone come salvatore degli automobilisti, ma invece è solo uno scandalo palese".
Per i verdi l'ammissione dell'esecutivo, oltre ad essere grave è scandalosa perché da luglio "non è successo più nulla. Lo scandalo della Volkswagen e è il risultato della politica che non pensa a tutelare l'ambiente e i consumatori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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