Quel cavillo che cancella l'ecotassa per le auto usate dall'estero

Secondo alcune interpretazioni della norma, l'ecotassa potrebbe riguardare il nuovo acquistato all'estero e non i mezzi usati

Quel cavillo che cancella l'ecotassa per le auto usate dall'estero

L'ecotassa continua a pesare sulle tasche degli italiani che vogliono acquistare un'auto nuova. Di fatto il balzello penalizza chi acquista un'auto più inquinante. La conseguenza una contrazione del mercato dell'auto. La battaglia del Movimento Cinque Stelle ha avuto effetti immediati sul mercato del settore motori. I grillini col balzello per le auto con emissioni di CO2 superiori a 160g/km hanno dato una mazzata sulle tasche dei futuri acquirenti di automobili. Ma adesso su questo caso spunta un cavillo che potrebbe "cancellare" la tassa sulle emissioni. A rivelare le pieghe della norma è (involontariamente) il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci.

Come sottolinea il Sole 24 Ore, Bitonci nel corso dell'ultimo question time ha risposto ad una interrogazione parlamentare ha risposto sull'ecotassa applicata ai veicoli già immatricolato all'estero. Di fatto in questo fronte venivano inclusi anche i veicoli di chi si trasferisce dall'estero in Italia portando l'auto e anche tutti i veicoli di chi li acquista direttamente all'estero nel mercato dell'usato. Proprio qui c'è una chiara distinzione da fare seguendo le parole del sottosegretario Bitonci. Il leghista afferma che l'acquisto all'estero sia l'immatricolazione in Italia devono avvenire tra l'1 marzo del 2019 e il 31 dicembre 2021. Il tutto in pieno regime di ecotassa.

Ma contestualmente viene citata dal sottosegretario la risoluzione 327E dell'Agenzia delle Entrate in cui si parla di ecotassa per "l'acquisto del veicolo nuovo effettuato all'estero". Non si parla di "usato". Dunque in questa piega potrebbe esserci la cancellazione dell'ecotassa su tutto l'usato dall'estero. Ma di certo sulla norma ci saranno nuove interpretazioni nei prossimi mesi.

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