Il centrodestra in campo per le partite Iva

Tea Party e Forza Italia lanciano una battaglia per l'abolizione del solve et repete, che permette la riscossione forzata, e propongono una riforma del processo tributario

Il centrodestra in campo per le partite Iva

Il Tea Party Italia ha aderito alla campagna dell'ex consigliere regionale di Forza Italia del Lazio Andrea Bernaudo, oggi responsabile nazionale del Soccorso Azzurro partite IVA, che ha pubblicato sul web, nella pagina Facebook dell'associazione SOS partita IVA, la proposta di legge per l'abolizione del solve et repete dall'ordinamento tributario.

"Il nostro obiettivo - spiega Bernaudo - è porre fine al massacro dei lavoratori autonomi delle ditte individuali e delle imprese. Lo Stato non può continuare a incassare soldi con avvisi di accertamento tributario che, anziché garantire il contribuente, sono immediatamente esecutivi e che tecnicamente costituiscono una preventiva sentenza di condanna".

"Ad un esame di merito - continua Bernaudo - risultano infondati nel 55% dei casi e le somme coattivamente riscosse sono una vera e propria estorsione di Stato. In uno Stato di diritto il cittadino/contribuente non può esser considerato come un presunto colpevole. La riscossione forzata dei tributi in Italia - conclude Bernaudo - si regge su un istituto, il solve et repete, che risale allo Statuto Albertino e che è stato già dichiarato incostituzionale dalla Consulta nel 1961. La nostra è una battaglia di civiltà giuridica e culturale per la riforma del processo tributario, per un nuovo patto tra Stato e contribuente e per la costruzione di uno statuto delle partite IVA, che sono attualmente allo stremo”.

"Il Tea Party Italia - ha commentato il portavoce del movimento antitasse Giacomo Zucco - si riconosce pienamente in questa battaglia che combatte da sempre a difesa dei diritti dei contribuenti. Il solve et repete va abolito perché è una norma autoritaria e illiberale".

E dal solve et repete Bernaudo passa poi alle partite Iva: ''Il tentativo del Governo Renzi di far passare la retromarcia sul regime Iva dei minimi come un successo è grottesco. Hanno prima seminato per mesi il panico tra le partite Iva più deboli, giovani e precari, minacciandoli di aumentare del 300% la pressione fiscale, e le già esorbitanti aliquote Inps, poi, svergognati sulla stampa ed in parlamento, si sono fatti l'emendamento riparatore nel milleproroghe. Non si capisce dove sia il successo di questa manovra, semmai indica l'incapacità di occuparsi davvero del mondo dei lavoratori indipendenti. Le partite Iva sono allo stremo, da sempre considerati dallo stato dei presunti evasori. Hanno un tax rate complessivo che supera il 65% del proprio fatturato. Vengono ogni giorno vessate - prosegue Bernaudo - con una prepotenza inaudita da avvisi di accertamenti fiscali, che risultano infondati nel 55% dei casi, che anziche' essere per loro una garanzia di difesa, sono una preventiva sentenza di condanna''.

La pensa allo stesso modo il coordinatore nazionale dei Club Forza Italia, Marcello Fiori, che sottolinea come ''sarà Forza Italia a occuparsi in modo serio dei milioni di lavoratori autonomi, ditte individuali, micro-piccole e medie imprese. È nel nostro Dna e nella nostra storia.

Lo faremo - annuncia - con una proposta di riforma del processo tributario per l'abolizione dell'istituto incostituzionale del solve et repete che è pronta e con una complessiva riforma del lavoro autonomo, dando vita ad un vero e proprio statuto delle partite Iva''.

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