Una stangata dietro l'altra. Un aumento da record dietro l'altro. Che siano le bollette o il saldo dela tassa sulla casa, gli italiani sono sempre più tartassati dal Fisco. Non ha caso, come ha dimostrato nei giorni scorsi uno studio redatto dagli analisti della Confindustria, la pressione fiscale effettiva è schizzata al 53,9% del pil. Un dato impressionante che è cresciuto esponenzialmente con l'avvento dei tecnici al governo. Negli ultimi dieci anni, le bollette sono sempre più care e le tariffe dei servizi pubblici hanno raggiunto livelli stellari. Ma la stangata non finisce qui. Il 30% dei Comuni ha aumentato l'aliquota sul saldo dell'Imu sulla prima casa, mentre il 56% ha aumentato quello per la seconda casa.
Bollette sempre più care
Record per acqua (+72%), gas (+59%) e rifiuti (+56%). Rispetto a 10 anni fa, le famiglie pagano 601 euro in più. I dati emergono dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui, oltre al caro prezzi e all’aumento delle tasse, ad alleggerire i portafogli delle famiglie italiane hanno contribuito anche gli aumenti registrati dalle tariffe dei servizi pubblici. Nel dettaglio dal 2002 al 2012 l’acqua è aumentata del 71,8%, il gas del 59,2%, i rifiuti del 56,3%, i trasporti ferroviari del 47,8%, i pedaggi autostradali del 47,6%, i trasporti urbani del 46,2%, l’energia elettrica del 41,8%, i servizi postali del 28,1%. Solo i servizi telefonici hanno registrato una contrazione del 7,5% mentre l’inflazione è cresciuta del 24,5%, precisa la Cgia sottolineando come nonostante i forti aumenti registrati dalle bollette dell’acqua e dai biglietti ferroviari, queste tariffe rimangano ancor oggi tra le più basse d’Europa. "In generale molti di questi aumenti sono riconducibili all’aggravio fiscale che molte voci hanno subito in maniera ingiustificata. Non va nemmeno dimenticato che i processi di liberalizzazione che hanno interessato gran parte di questi settori non hanno dato luogo agli effetti sperati. Inoltre, a fronte dell’impennata delle bollette dell’acqua, dei rifiuti o dei biglietti ferroviari non è seguito un corrispondente aumento della qualità del servizio offerto ai cittadini. Anzi, in molte parti del Paese è addirittura peggiorato. In pratica il ritocco all’insù delle tariffe è servito a far cassa, compensando, solo in parte, il taglio dei trasferimenti imposti in questi ultimi anni dallo Stato centrale", ha denunciato Giuseppe Bortolussi della Cgia.
Stangata sul saldo Imu
Le case di abitazione sono state meno colpite dal caro-saldo Imu. Secondo uno studio della Consulta dei Caf sulle delibere adottate dai Comuni, ad aumentare l’aliquota di base, rispetto all’acconto, sono stati però il 27,92% dei Comuni. Tra questi 257 centri (il 3,21%) ha optato per l’aliquota massima al 6 per millle.
Caro-saldo per l’Imu sulle seconde case: il 55,95% dei Comuni ha alzato l’aliquota di base. Tra gli aumenti si segnala che il 7,97% dei Comuni italiani (quasi uno su dieci) ha optato per l’aliquota massima al 10,6 per mille.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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