Il Tar del Lazio ha rigettato, in sede cautelare, il ricorso presentato dalla compagnia irlandese Ryanair contro il provvedimento adottato dall'Enac che ha disposto, a tutela delle categorie di passeggeri più fragili del trasporto aereo, l'assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai genitori e/o accompagnatori. Lo comunica l'Ente nazionale per l'aviazione civile spiegando che «con ordinanza, il Tar ha concordato con Enac in merito alle ragioni di sicurezza del volo che sono alla base del provvedimento: in caso di eventuali emergenze, i minori o le persone disabili o affette da patologie potrebbero non essere in grado di agire e muoversi in autonomia.
Accogliamo con soddisfazione - ha sottolineato il presidente Enac Pierluigi Di Palma - la pronuncia del Tar che afferma ciò per cui l'Enac si batte da sempre, ovvero la centralità del passeggero all'interno del sistema dell'aviazione civile, la tutela della qualità del viaggio, la garanzia dei diritti dei viaggiatori e della sicurezza del volo. Un ringraziamento particolare anche al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, che aveva da subito sostenuto il provvedimento».
Di Palma ha precisato che Ryanair, tramite l'ad Michael O'Leary (foto) ha ribadito che la compagnia «continua a conformarsi alla disposizione Enac rimborsando il costo per il posto a sedere dell'adulto accompagnatore del bambino minorenne/disabile, ma ha, altresì, espresso la volontà di continuare nel corso del giudizio, avendo la pratica del «surcharge» una dimensione commerciale, non censurabile da Enac. Mentre l'Ente «è certo di un pieno e incondizionato allineamento dei sistemi di prenotazione e acquisto da parte di tutti i vettori operativi in Italia» ricordando di avere già sanzionato Wizzair, Easyjet e Volotea.
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