Stop alla plastic e alla sugar tax così come all'Iva sulle mascherine per tutto il 2020 e semplificazioni fiscali. Queste sono solo alcune delle promesse fatte dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri nel corso della sua audizione in videoconferenza davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Documento di economia e finanza (Def). Il ministro ha elencato le misure che saranno contenute nel prossimo decreto per fronteggiare le conseguenze dell’epidemia di coronavirus.
Gualtieri ha esordito affermando che “il Def che presento oggi è diverso da quanto ci aspettavamo e speravamo" in quanto"ci siamo trovati a lavorare in un contesto di elevata incertezza che rende difficili le previsioni economiche e finanziarie". Il membro del governo ha spiegato che si ragiona"su un sussidio temporaneo per le famiglie che non hanno reddito, sussidi, pensione". Oltre alla proroga di due mesi per la Naspi, sarà anche previsto un indennizzo per colf e badanti che non hanno potuto lavorare in questo ultimo periodo a causa dell’emergenza coronavirus.
Sul fronte fiscale, nel decreto di aprile ci sarà spazio anche a sospensioni, agevolazioni e semplificazioni fiscali. "Saranno rinviati- ha dichiarato il ministro-. alcuni adempimenti come quelli amministrativi in materia di accise e quelli attualmente previsti per l'installazione dei dispositivi per la trasmissione telematica dei corrispettivi". Oltre a ciò saranno individuate "nuove specifiche cause di esclusione per l'applicazione degli Isa che verranno anche riparametrati per tener conto degli effetti” dell'emergenza sanitaria. Il ministro afferma che il governo è al lavoro anche per scongiurare che l'eccesso di burocrazia vanifichi "i nostri sforzi di far arrivare gli aiuti al Paese". A tal fine sono anche allo studio interventi sui "vincoli burocratico-amministrativi che saranno oggetto di un ulteriore provvedimento".
Gualtieri, però, si è detto sicuro che lo scostamento "non mette assolutamente a repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica, anzi appare necessario proprio a garantire una tenuta del sistema produttivo".
Il Def, ha spiegato ancora, prevede una ripresa nel 2021 che "rappresenta una valutazione prudenziale, sull'ipotesi che la crisi dell'epidemia non sia superata completamente a inizio anno". Il riferimento è al 4,7% di crescita atteso per il prossimo anno dopo la profonda recessione del 2020. Il ministro ha aggiunto che in seguito al "graduale allentamento delle misure per il contenimento" del coronavirus e al "progressivo e cauto ritorno alla normalità" si attende "un rimbalzo nella seconda metà dell'anno, favorito da misure adottate dal governo per contenere la diffusione del virus e proteggere le imprese e l'occupazione". "Tuttavia- ha rimarcato- il recupero non consentirà di assorbire rapidamente le forti perdite accumulate nella prima metà dell'anno. Per molti mesi il valore aggiunto rimarrà inferiore al livello di inizio anno, pur recuperando rispetto ai minimi di aprile".
Per quanto riguarda la questione degli strumenti di aiuti europei come il Mes, Gualtieri sembra prendere tempo. "Ad oggi stiamo parlando semplicemente di offrire la possibilità di una linea di credito senza condizioni. Forse alcuni onorevoli non si sono accorti che finora si accedeva al Mes solo con condizioni", ha spiegato il ministro che ha aggiunto che per quanto riguarda l'Italia “valuteremo, quando si conoscerà il memorandum of understanding predeterminato” disponibile ai Paesi interessati. Quanto al recovery fund, Gualtieri ha ricordato che “ci stiamo battendo perché le risorse siano adeguate e fornisca risorse agli Stati attraverso non solo prestiti ma soprattutto sotto forma di trasferimenti diretti”. Per il ministro quello ottenuto all'ultimo Consiglio europeo "è un risultato positivo, inimmaginabile fino a poche settimane fa e rappresenta un successo per i Paesi che insieme all'Italia ne hanno sostenuto l'introduzione". Gualtieri ha anche detto di augurarsi che il Recovery fund sia operativo già dall'estate così che possa offrire il suo sostegno non solo con prestiti a lungo termine ma anche con trasferimenti diretti.
"In soli dieci giorni, fra il 17 e il 27 aprile- ha dichiarato l’esponente del governo- per la copertura al 100% dei prestiti fino a 25.000 imprese abbiamo ad oggi 20.835 domande per un importo finanziato di quasi mezzo miliardo di euro, 449 milioni. Dopo un inizio con numerose criticità, lo strumento sta iniziando ad essere attuato più rapidamente". Dati che fanno dire al ministro che la moratoria sui prestiti prevista dal decreto "Cura Italia” "si sta rivelando molto efficace, con un primo sostegno pari a 140 miliardi di prestiti al 17 aprile, cifra ora probabilmente aumentata”.
Nel prossimo decreto è previsto anche "un importante pacchetto di nuovi interventi di supporto alle imprese, che terrà conto sia della loro dimensione che dell'impatto avuto dalla crisi. La tenuta del sistema delle imprese sarà assicurata da specifiche forme di sostegno a fondo perduto per chi ha subito l'impatto della crisi". Gualtieri ha confermato che sono allo studio possibili iniziative volte sia al rafforzamento patrimoniale di imprese, per contribuire così all'assorbimento delle perdite generate dalla crisi, che per sostenerle con prospettive di rilancio e il finanziamento di investimenti per la ripresa e la crescita. Il tutto sarà fatto in linea con le riflessioni in corso in altri Paesi europei. Su questo tema non dovrebbero esserci imprevisti. Il ministro ha spiegato che la Commissione Ue "sta considerando adeguamenti al Quadro Temporaneo in materia di aiuti stato per consentire maggiore flessibilità per interventi di questo tipo".
Nel decreto ci saranno anche provvedimenti per sostenere l'azione degli enti territoriali, "in modo particolare nell'erogazione dei servizi essenziali, sarà costituito un fondo con una dotazione di 3,5 miliardi di euro in favore di Comuni, Province e Città metropolitane, incluse le autonomie speciali". Dopo pochi giorni dall'adozione del decreto, ha garantito Gualtieri, sarà predisposta l'erogazione di un anticipo del 30% del fondo in base che sarà calcolata in base alle entrate di ciascun ente.
Il ministro ha specificato che l’esecutivo chiede l'autorizzazione a intervenire anche negli anni successivi per eliminare definitivamente l'incremento di Iva e accise dal 2021 e sostenere un congruo pacchetto di investimenti. Questo intervento, secondo Gualtieri, costituirebbe una "fondamentale operazione di pulizia del bilancio pubblico che aumenta la trasparenza e la credibilità delle previsioni". Ciò, ha aggiunto il membro del governo, comporterà anche un calo della pressione fiscale pari "all'1,1% del Pil che restituisce maggiori margini di politica economica".
Lo stesso ministro ha ammesso che sulla Cig ci sono alcuni problemi in quanto"c'è una parte erogata in tempi relativamente rapidi, c'è una parte soprattutto quella regionale per cui esistono effettivamente ritardi e lentezze che speriamo di risolvere". Ma problemi ci sono anche per il bonus di 600 euro per professionisti e lavoratori autonomi. "Sappiamo- ha specificato Gualtieri- che alcuni interventi sono arrivati a terra non immediatamente come i 600 euro" di bonus per professionisti e lavoratori autonomi. Poi la procedura si è rivelata efficiente e con la seconda tranche di misure si conta di erogare l'indennità in tempi rapidissimi". L’obiettivo del ministro è che l'indennità degli autonomi venga erogata immediatamente e automaticamente, in 24 ore, a tutte le persone" che hanno già beneficiato del bonus con il dl marzo.
L’esponente del governo ha promesso che per sostenere le spese di cittadini e imprese per l'acquisto di presidi e dispositivi sanitari di protezione individuale "esenteremo dall'Iva la cessione di questi per tutto il 2020 sfruttando tutto lo spazio di manovrabilità delle aliquote concesso in via straordinaria dalla commissione europea".
Inoltre, aggiunge, "verrà incrementato lo stanziamento per il credito d'imposta per le imprese che procedono alla sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e che acquistano i dispositivi necessari a tutelare la salute dei lavoratori". Il ministro ha ammesso che su sugar e plastic tax c'è una discussione in corso e che attualmente esiste un orientamento per la sterilizzazione per questo anno.
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