Il 26 giugno è ufficialmente entrata in attività la sede della Corte Centrale di Milano del Tribunale Unificato dei Brevetti e c'è già un caso pendente. La decisione finale non è stata ancora presa, sebbene la Corte sia rimasta attiva anche ad agosto. «La Corte Locale, anch'essa collocata a Milano e attiva già da un anno, ha avuto modo di assumere provvedimenti cautelari fin dai primi giorni di operatività del sistema», spiega all'Adnkronos Marina Tavassi, ex presidente della Corte d'Appello di Milano, componente del gruppo di esperti che ha scritto le regole del processo del brevetto unitario e coordinatrice del Tavolo Tecnico di Milano per il Brevetto Unitario. La sede milanese della Corte Centrale si va ad aggiungere a quelle già presenti a Parigi e Monaco di Baviera, sostituendo Londra che, a causa della Brexit, ha deciso di ritirarsi dal sistema del Brevetto Unitario. Le tre sezioni sono divise per materie: «Milano si occupa delle cosiddette human necessities nelle quali sono compresi il settore medicale e farmaceutico, fitosanitario e agricoltura, moda e arredo», spiega Tavassi. A Monaco ci si occupa invece di elettronica, combustibili, esplosivi, meccanica e metallurgia. Infine a Parigi, oltre ad altre materie, sono rimaste competenze relative ai certificati di protezione complementare (SPC) dei brevetti farmaceutici e fitosanitari.
Il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) è un'istituzione che raduna 25 paesi europei aderenti all'Accordo sul Brevetto Unitario, sottoscritto nel 2013. Si tratta di un sistema che consente di assumere una decisione unica sulla validità o nullità di un brevetto, unitario o europeo, nonché stabilire se un determinato brevetto è stato oggetto di contraffazione o meno.
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