Così l'Istat gonfia gli occupati

L'Istat svela i parametri delle statistiche: "È occupato chi lavora anche solo un'ora a settimana". Scoppia la polemica sui social. La replica: "Applichiamo standard europei"

Così l'Istat gonfia gli occupati

"Facciamo chiarezza sui numeri del lavoro perché le polemiche anche di queste ore sono francamente ridicole". A chi nei giorni scorsi gli faceva notare il numero dei disoccupati è aumentato ancora, Matteo Renzi scodellava il numero degli occupati elaborato dall'Istat: "Da quando noi siamo al governo del Paese (febbraio 2014) i posti di lavoro sono aumentati di 455mila unità - ha puntualizzato - 455mila posti di lavoro in più, di cui 390mila circa a tempo indeterminato. Questi sono numeri, non discorsi. Fatti, non parole".

I numeri del'Istat, però, hanno fatto storcere il naso a molti. Tanto che Claudio Pellegrini ha chiesto all'ente di statistica chiarimenti sulla classificazione delle prestazioni di lavoro: "Vorrei sapere come effettuate le statistiche io lavoro con un voucher da 8 ore al mese cosa sono occupato o disoccupato?". La replica dell'Istat è arrivata a stretto giro: "È considerato occupato se nella settimana di riferimento dell'indagine ha lavorato almeno un'ora, confronta il Glossario".

Il tweet dell'Istat ha scatenato un putiferio in rete. "Ora capite perché 'grazie al Jobs Act aumentano gli occupati'?", hanno tuonato i più sbertucciando il premier che dopo ogni rilevazione dell'ente di statistica corre a omaggiare la riforma del mercato del lavoro. "Possiamo e dobbiamo fare meglio - twittava Renzi due giorni fa - ma recuperare quasi mezzo milione di posti di lavoro in due anni è stato possibile solo e soltanto grazie al JobsAct". Lo stesso giorno anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, brindava ai dati Istat che, a suo dire, confermano "un quadro positivo" in cui si registra "anche un maggiore fiducia per le prospettive del mercato del lavoro".

Messi sotto pressione sui social, gli analisti dell'Istat hanno provato a mettere una pezza alla figuraccia fatta spegando che si rifanno agli standard condivisi a livello internazionale. E hanno pubblicato la definizione di occupati: "Coloro che hanno dai 15 anni in poi che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti da lavoro (per ferie o malattia, per es.

)".

Rileggere i dati dell'Istat alla luce della definizione di "occupato", fa ricredere sullo stato di salute del sistema Italia, ridimensiona i benefici del Jobs act e dovrebbe ridimensionare pure l'ottimismo di Renzi.

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