"Costo dei conti correnti in leggero aumento". I dati del report Bankitalia

I tecnici di Palazzo Koch hanno esaminato il mercato. Prodotti online più convenienti. Giacenza media pari a 5879 euro

"Costo dei conti correnti in leggero aumento". I dati del report Bankitalia

I costi per la tenuta di un conto corrente tradizionale sono in leggero aumento. Gli italiani titolari di un rapporto con un istituto bancario hanno dovuto spendere 20 centesimi in più rispetto al 2019: la media si è fermata a 90,90 euro un valore di poco superiore ai 90,70 di un anno fa. Numeri in linea con la sostanziale gelata sul costo della vita. Il dato emerge da un dettagliato studio condotto dalla Banca d’Italia. L’istituto incaricato di svolgere la vigilanza sul comparto del credito e dei servizi finanziari per i risparmiatori ha esaminato nel dettaglio il mercato rivolto a consumatori e famiglie: una guida utile anche per chi vorrà farsi un’idea più precisa sui costi che vengono trattenuti dalla propria banca durante l’anno. Voci di spesa nei fitti rendiconti che gli istituti di credito inviano, solitamente, a cadenza trimestrale o semestrale.

I tecnici di Bankitalia hanno spiegato in una nota le motivazioni del leggero aumento: “La variazione della spesa è il risultato di due tendenze opposte e riferibili sia alle spese fisse, cresciute per effetto di alcune commissioni, tra cui il canone di base, sia a quelle variabili, diminuite a causa di una riduzione pressoché generalizzata dell'operatività”. Le spese fisse sono cresciute di 4,3 euro a 64,1 euro e quelle variabili diminuite di 4,1 euro. La pandemia da Covid-19 ha comportato anche una diminuzione delle operazioni bancarie disposte dalle famiglie: sintomo di debolezza per l’intero tessuto economico. Decisamente più bassi il costo di gestione di un conto online che nel 2020 è stato pari a 21,4 euro, 1,2 euro in meno rispetto all'anno precedente. Il divario di spesa, rispetto ad un conto tradizionale, rileva Banca d’Italia, è pari a 69,4 euro e deriva principalmente da una struttura tariffaria più conveniente, piuttosto che dalla diversa composizione del paniere di servizi fruiti. In particolare la differenza più ampia, pari a 30,9 euro, è legata ai canoni di base. In calo nel 2020 anche la spesa di gestione di un conto postale, scesa di 1,2 euro attestandosi a 53,0 euro. In questo caso il divario con i conti ordinari risulta pari a 37,8 euro. Analizzando invece i costi degli affidamenti e degli sconfinamenti emerge dallo studio che la commissione per la messa a disposizione dei fondi applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente nel 2020 è risultata stabile e pari all'1,8 per cento del credito accordato mentre la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV), applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente, è cresciuta da 17,9 a 18,9 euro. Un aumento della pressione sulla clientela andata “in rosso” nei mesi in cui si sono rincorsi lockdown e restrizioni.

Per quanto riguarda i depositi, l'indagine di Bankitalia fa emergere che l'85 per cento dei clienti, che non ha registrato scoperti

di conto o sconfinamenti nel corso del 2020, ha detenuto una giacenza media di 5.879 euro (220 euro in meno rispetto all'anno precedente). Il relativo tasso di remunerazione è stato pari allo 0,2 per cento (0,6 nel 2019).

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