Quello scippo da 8mila euro sugli assegni dei pensionati

Dal 2011 ad oggi, i pensionati italiani hanno perso dai mille agli 8mila euro. Proietti: "Danni permanenti"

Quello scippo da 8mila euro sugli assegni dei pensionati

Negli ultimi 9 anni, i pensionati italiani hanno perso tra i mille e gli 8mila euro l'anno. La causa è da ricercare nei continui blocchi e sterilizzazioni degli aumenti delle pensioni, collegati all'inflazione.

La denuncia, scritta nero su bianco, arriva da un Rapporto della Uil, realizzato sotto la supervisione del segretario confederale Domenico Proietti. "Il blocco dell’indicizzazione delle pensioni dal 2011 ad oggi ha generato danni gravissimi e permanenti" ai pensionati italiani, si legge sul documento. In 9 anni, riferisce lo studio, una pensione pari a 1.500 euro lordi mensili nel 2011 ha cumulato una perdita di 962,39 euro annui. Invece, chi aveva una pensione da 1.900 euro lordi al mese, ha subito il mancato incremento di 1.378,83 euro all'anno. In pratica, è come se il pensionato percepisse una mensilità netta in meno. La perdita aumenta con l'aumentare dell'assegno: chi percepiva 3mila euro nel 2011, ha una perdita superiore a 4.670 euro, somma che raggiunge gli 8mila euro per una pensione da 4.500 euro di 9 anni fa.

E la differenza, secondo Domenico Proietti, "è destinata a crescere". Inoltre, "si tratta di un danno che sarà permanente per tutta la vita del pensionato". La Uil, secondo quanto riferisce AdnKronos, "chiede con forza che venga ripristinata la piena indicizzazione, prevedendo al contempo un meccanismo che restituisca ai pensionati quanto loro sottratto in questi anni". Il documento del

Come ricorda la Nazione, con l'ultima legge di bilancio, il governo ha previsto una rivalutazione delle pensioni fino a 4 volte minimo (quelle sopra i 1.539 euro mensili lordi e fino ai 2.052). Ma, per tutte le altre fasce di reddito, il meccanismo rimane fermo. Per questo, secongo la Uil "bisogna aggiornare i criteri con i quali ad oggi è valutata l’indicizzazione". Inoltre, un'altra misura da introdurre sarebbe la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni.

Misure che la Uil "porterà al prossimo tavolo tecnico con il Governo, che se saranno attuate restituiranno ai pensionati parte di quello che è stato loro sottratto in questi anni di crisi e, allo stesso tempo, darebbero maggiore liquidità a milioni di famiglie con effetti positivi sull’economia interna del Paese".

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