Economia in picchiata in tutta Europa Italia -0,9% nel quarto trimestre 2012

Le cifre ufficiali peggiori delle stime. Il Pil tedesco in calo dello 0,6%, quella francese dello 0,3%, quello spagnolo dello 0,7%. Si allontana la ripresina prevista per fine anno

Forse l’economia europea si riprenderà a fine anno, come prevedono alcuni economisti e, pur con toni prudenti, la Bce. Ma per il momento, i numeri mostrano una realtà ben diversa. Il prodotto interno lordo dell’area euro è diminuito dello 0,6% nel quarto trimestre del 2012. Le tre maggiori economia di Eurolandia – Germania, Francia e Italia – mostrano tutte il segno negativo. Nel periodo ottobre-dicembre la Germania ha fatto segnare -0,6% rispetto ai tre mesi precedenti; la Francia – 0,3%; l’Italia, purtroppo, -0,9%. Per l’area dell’euro è la peggiore performance dall’ultimo trimestre del 2009, quando si manifestarono le conseguenze del crac Lehman sull’economia reale. In Grecia, dove non si pubblicano cifre trimestrali, nel 2012 il prodotto è caduto del 6%. Non molto meglio sono andate le cosa al di fuori di Eurolandia: il Regno Unito ha fatto segnare un calo del pil dello 0,3%, mentre gli Stati Uniti sono rimasti al palo, a crescita zero. Recessione anche in Giappone. Un vero e proprio disastro.

Nel nostro Paese, il dato definitivo dell’Istat sul 2012 parla di un’economia che si è contratta del 2,2% sull’anno precedente. Una cifra preoccupante, che oltretutto ha un brutto effetto di trascinamento nel 2013, che sconta una variazione acquisita del pil di -0,1%. <Il calo congiunturale - osserva l’Istituto di statistica - è la sintesi di diminuzioni del valore aggiunto in tutti i comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi>. Ormai, l’Italia è in crisi buia da un anno e mezzo, per trovare una situazione simile bisogna ritornare alla crisi del 1992-1993. Peggio di noi fanno soltanto il Portogallo e Cipro, mentre la Spagna – quarta economia dell’area a moneta unica – fa segnare un calo dello 0,7%.

I rischi per l’economia europea restano molto elevati.

La Bce ha stimato che quest’anno il pil dell’area euro calerà dello 0,3%: potrebbe essere una previsione ottimista. La politica di austerità imposta da Bruxelles su mandato della Germania sta aggravando la recessione in tutta l’area continentale, già provata dalla crisi globale.

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