La procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla gestione dell'ex Ilva. Lo ha reso noto il procuratore Francesco Greco. Per il momento, si tratta dell'iscrizione di un "modello 45", senza cioè notizia di reato, né indagati.
Si tratta di una possibilità prevista dall'ultimo comma dell'articolo 70 del Codice di procedura penale, che permette di intervenire in una causa in cui si ravvisa un pubblico interesse. La procura di Milano, infatti, ravvisando "un preminente interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessita economico-produttive del paese, agli obblighi del processo di risanamento ambientale", ha deciso di intervenire "nella causa di rescissione del contratto di affitto d’azienda promosso dalla società ArcelorMittal Italia contro l’amministrazione straordinaria dell’Ilva". Per gli accertamenti preliminari è stata data la delega al nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza. Secondo quanto appreso da AdnKronos, i pm potrebbero concentrarsi sui reati economico-societari.
La procura scende in campo a poche ore dall'annuncio del gruppo franco-indiano deell'intenzione di spegnere proggressivamente gli impianti di Taranto entro metà gennaio, così da compromettere produttività e livelli occupazioni di tutta l'azienda. Oggi al Mise è in programma un confronto tra i sindacati e la società, per discutere circa la procedura di restrizione del personale dell'acciaieria e sul piano di spegnimento. Il piano prevede che a dicembre si fermi l'altoforno numero 2, perché ArcelorMittal ritiene che gli amministratori straordinari non riescano a mettere a norma gli impianti nei tempi fissati dalla magistratura. Anche per gli altri altiforni è fissato lo stop: a fine anno si ferma il numero 4 e intorno a metà gennaio il numero 1.
Nel frattempo, è stato depositato a Milano anche il ricorso d'urgenza presentato dai commissari straordinari dell'ex Ilva, con cui si chiede ad ArcelorMittal di rispettare gli impegni presi nel contratto d'affitto, dato che non esisterebbero le condizioni per recedervi.
Tra il governo e ArcelorMittal, però, la tensione si mantiene alta: "Oggi l'azienda ha vietato le ispezioni ai commissari- ha detto il ministro dello Sviluppo economico a Repubblica- Credo sia un fatto gravissimo, che dovrà avere una risposta adeguata".
All'attacco anche il segretario della Cgil Maurizio Landini: "Dall'Ilva alla Whirlpool passando per la Jabil di Marcianise, c'è un problema di rispetto degli accordi sottoscritti con Governo e parti sociali dai grandi gruppi, che puntualmente li violano. Far rispettare i patti significa garantire l'affidabilità tra le parti, altrimenti torniamo indietro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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