Fca cerca di recuperare terreno sull'auto ibrida ed elettrica. Strategia su cui si vede costretta a puntare e che avrà il suo fulcro in Italia, nel polo industriale di Magneti Marelli a Modugno, nel Barese. I dettagli saranno annunciati dall'ad Sergio Marchionne all'«Investor Day» della primavera 2018. Lo stabilimento pugliese occupa un migliaio di persone ed è stato oggetto di investimenti: a Modugno nasceranno i sistemi propulsivi ibridi a 48 volt destinati a equipaggiare, negli Usa, le nuove gamme Jeep (a partire dal rinnovato Wrangler), Ram e Chrysler. Si tratta di motori «mild-hybrid» che consentono il recupero dell'energia a vantaggio di consumi inferiori.
A beneficiarne dovrebbe essere anche il futuro minivan Chrysler Pacifica la cui versione ibrida attuale vede Magneti Marelli fornire il modulo inverter di potenza prodotto a Corbetta (Milano), in pratica il cuore del sistema. Per i nuovi sistemi da 48 volt si parla di una produzione per Fca Usa di 250.000 unità l'anno. Tra i clienti di Modugno, inoltre, ci sarebbe anche la tedesca Porsche con la sua supercar tutta elettrica Mission E (500 chilometri di autonomia) annunciata per la fine del 2019. L'impianto pugliese di Magneti Marelli continuerà a produrre anche gli iniettori Gdi per i motori benzina a iniezione diretta e il cambio robotizzato Amt che sarà sottoposto a «ibridizzazione» allo scopo di rendere la marcia più fluida. Soddisfatti i sindacati che in questi giorni hanno ricevuto dall'azienda un quadro positivo della situazione grazie al completo superamento degli ammortizzatori sociali e al pieno riassorbimento di tutti i lavoratori di Marelli entro il settembre del 2018. «A questo punto - commenta Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim Cisl - ci aspettiamo da Fca una spinta ulteriore in direzione dell'ibrido e dell'elettrico, con l'allargamento della disponibilità di queste nuove motorizzazioni al resto della gamma».
A Modugno, intanto, la «scossa» arrivata dall'ibrido e dall'elettrico dovrebbe portare, da gennaio, a tre i turni in fabbrica; con l'auspicio dei sindacati di possibili nuovi inserimenti. Fca, dunque, da una parte guarda allo scorporo e a un'ipotetica quotazione del 50% di Magneti Marelli, insieme a quello di Comau (anche se c'è chi, come la cinese Tus International, starebbe valutando un'offerta per i due asset), e dall'altra dà un forte segnale in direzione del rafforzamento della società guidata da Pietro Gorlier.
Il fatto che lo stabilimento barese sia destinato a diventare un polo di riferimento nella strategia ibrida ed elettrica del gruppo, attraverso il gioco di squadra con il Centro ricerche di Fca e le altre realtà del Lingotto, porterebbe anche a importanti ricadute sul territorio e sul Mezzogiorno.Un segnale, infine, di come dall'«Investor Day 2018» sia da attendersi un ruolo di peso del sistema produttivo italiano nei piani futuri di Fiat Chrysler Automobiles.
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