Modena. Il futuro di Maserati parte dalla lunga storia del marchio: a Modena, nello storico stabilimento di via Ciro Menotti, nasce la super sportiva da 630 cavalli (e 216mila euro) MC20. Nel 2021, sarà la volta di Grecale, Suv «compatto» che il Tridente realizzerà a Cassino (800 milioni investiti). E avanti con altri modelli, almeno uno l'anno al 2025 e oltre. Ogni novità della nuova gamma avrà una versione elettrificata, come il bolide MC20 che sarà anche full electric senza però rinunciare al suo rombo. Alla kermesse mondiale dedicata alla nuova era di Maserati, svoltasi all'Autodromo di Modena, ha presenziato lo stato maggiore di Fca, con il presidente John Elkann («è un segnale di quello che sa fare Maserati ed è importante far vedere che in un momento difficile, a causa del Covid-19, non ci si nasconde; la MC20? bellissima, ne ho ordinate due»), l'ad Mike Manley, il cfo Richard Palmer, il capo Emea, Pietro Gorlier, e l'ad di Maserati, Davide Grasso.
Quello del Tridente è un piano ambizioso per il quale Fca ha investito 2,5 miliardi, 350 milioni dei quali destinati alla supercar MC20 alla quale lavoreranno 180 persone su due turni. Tra i modelli annunciati, le nuove GranCabrio e GranTurismo, nel 2022, prime full electric, entrambe «made in Mirafiori» (investimento anche qui di 800 milioni); nel 2024 toccherà alle rinnovate Levante e Quattroporte. Per la gamma elettrica è stato scelto il nome Folgore. Maserati stima di avere, nel 2025, il 70% delle sue vendite nel segmento dei Suv. Per le consegne, invece, l'obiettivo è di 75mila unità l'anno da raggiungere nel 2024-2025. L'ad Manley è fiducioso sul futuro del Tridente, tanto che «la mia aspettativa è che il 2020 sia l'ultimo anno in perdita per questo marchio, uno dei gioielli della corona di Fca».
Il top manager ha quindi dato ulteriori rassicurazioni sul processo di fusione con Psa («sono positivi i progressi sui vari permessi richiesti») che si concluderà nel primo trimestre del 2021. Lo stesso sul suo futuro professionale che, come ha affermato, «sarà nel gruppo Stellantis», anche se non si sa ancora con quale incarico visto che per la carica di ad c'è il portoghese Carlos Tavares, attuale numero uno di Psa. Manley, in proposito, potrebbe assumere la responsabilità del mercato Usa che conosce molto bene. «In questi anni - le sue parole - ho lavorato sodo con i colleghi, ho creato una buona struttura di governance ed è importante che io faccia parte di tutto questo per costruire ancora il gruppo in futuro». Ancora nessuna novità, invece, sul maxi-dividendo da 5,5 miliardi.
Infine, la rassicurazione che Alfa Romeo non è stata abbandonata («Tonale avrà un ruolo chiave e stiamo per annunciare una novità»). E Mirafiori? «Resta la nostra casa storica. Continueremo a investirvi perché lo riteniamo essenziale per dare un contributo al futuro gruppo Stellantis».
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