La pausa di agosto impone alcune riflessioni per Fca in vista di un fine 2016 molto impegnativo. L'ad Sergio Marchionne, concentrato sul rilancio agonistico di Ferrari con la riorganizzazione del team tecnico, ha davanti a sé una serie di sfide. Si chiamano: Alfa Romeo, ricerca del terzo alleato e di un socio industriale, vendita a Samsung di Magneti Marelli, il problema dei richiami negli Usa e della causa intentata a Fca dalla famiglia dell'attore scomparso Anton Yelchin (Star Trek), rimasto schiacciato dalla sua Jeep.
Partiamo da Alfa Romeo. L'estate porta una notizia positiva per gli operai di Cassino: oltre a Giulia, la cui produzione è in corso, la fabbrica sfornerà anche Stelvio, che con tutta probabilità beneficerà della stessa piattaforma della berlina. Il Suv sarà presentato all'Auto Show di Los Angeles, in novembre. La nuova scommessa sul Biscione, dunque, continua, e a fine agosto si dovrebbero conoscere i dati di vendita della berlina Giulia. Fim-Cisl evidenzia come, con Giulia, Maserati Levante e quindi con Stelvio, la percentuale di auto di fascia medio alta prodotte crescerà, nel secondo semestre, dal 58% del 2015 al 62%, rispetto al 20% rappresentato nel 2012. Modelli di questa categoria significano più margini per l'azienda. «A Cassino - commenta Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl - si prospetta un secondo semestre di piena occupazione». Il sindacato quantifica in 4.678 le Giulia prodotte al 30 giugno, mentre le Giulietta realizzate, sempre a Cassino, nei primi sei mesi, sono 36.473 rispetto alle 45.668 dell'intero 2015.
La ricerca del terzo alleato è quasi un tormentone. Tutti i «big» hanno risposto picche a Marchionne. E, tra questi, il Gruppo Volkswagen è ancora lontano da risolvere tutti i problemi legati allo scandalo delle centraline truccate. Ergo: i tedeschi hanno altro a cui pensare. A questo punto, tutto fa prevedere che a chiudere il cerchio, probabilmente con lo scopo finale di cedere il controllo del gruppo, sarà il presidente John Elkann, una volta che Marchionne avrà lasciato l'incarico di ad nella primavera del 2019.
E poi c'è la possibile vendita di Magneti Marelli ai coreani di Samsung, che dovrebbe essere definita entro l'anno. Fca ha un gran bisogno di denaro fresco (l'operazione Marelli varrebbe circa 2,7 miliardi) per abbattere il debito e soprattutto per affrontare gli investimenti relativi allo sviluppo di motori elettrici, ibridi e sulla guida autonoma. E se l'accordo su Marelli, visti i buoni rapporti tra Elkann e il vicepresidente di Samsung, Lee Jae Yong, che siede nel board di Exor, sfociasse in una partnership industriale con Fca o in qualcosa di più? Tnto è possibile. Intanto, resta da vedere che fine faranno le berline americane Chrysler 200 e Dodge Dart, la cui produzione terminerà a fine anno. Riuscirà Marchionne a garantirne la sopravvivenza attraverso un partner? I cinesi di Gac, già soci di Fca sotto la Muraglia, sfrutteranno l'occasione per entrare nel mercato statunitense.
I richiami negli Stati Uniti, ora: il mercato è preoccupato, visti i costi per 414 milioni che hanno pesato sul secondo trimestre di Fca. Resta anche l'incognita su come evolverà la causa contro il gruppo riguardante la morte dell'attore Anton Yelchin (Star Trek), schiacciato dalla sua Jeep dopo essere sceso dal veicolo. Ecco solo alcune delle sfide (oltre al Gran premio di Monza dove non sono ammesse figuracce) che attendono Marchionne alla ripresa.
Soddisfatto, comunque, il sindacato Fim-Cisl, il cui segretario nazionale Uliano ha fatto il punto sul primo semestre: «Le nostre scelte su Fca - afferma - sono risultate determinanti per l'andamento del settore e l'occupazione.
Tra gennaio e giugno, con più di 525mila tra auto e furgoni, è stata quasi raggiunta la produzione del 2014». La stima Fim-Cisl per il 2016 è di 720mila unità prodotte in Italia, oltre un milione se si considerano anche i veicoli commerciali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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