Ferrari, su utile e ricavi. "Purosangue" fa il pieno

Ma l'inflazione frena i margini: in Borsa -1,5%. Ordini ok per il nuovo modello. Stime al rialzo

Ferrari, su utile e ricavi. "Purosangue" fa il pieno

Ferrari ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 228 milioni (+10% sul 2021). In crescita (+18,7%) anche i ricavi netti, a 1,25 miliardi, come le consegne nel periodo: 3.188 supercar (+15,9%). Inoltre, ebitda pari a 435 milioni (+17,1%) ed ebit a 299 milioni (+10,5%) con i rispettivi margini al 34,8% e al 23,9% (35% e 24,9% da gennaio a settembre). Di 219 milioni la generazione di free cash flow industriale. «Ottimi risultati finanziari», il commento dell'ad Benedetto Vigna, il quale ha voluto subito rendere omaggio a Mauro Forghieri, ingegnere e stretto collaboratore di Enzo Ferrari, scomparso proprio ieri mattina.

Tornando al terzo trimestre, Vigna ha sottolineato come «la strategia a lungo termine del Cavallino rampante continua a guidare la redditività, aumentando la nostra resilienza in uno scenario macroeconomico che presenta nuove sfide su scala globale». Una situazione positiva che ha portato Ferrari a rivedere al rialzo la guidance 2022. A Maranello si aspettano ricavi di 5 miliardi contro i 4,9 stimati in precedenza, Ebitda adjusted superiore a 1,73 miliardi con margine di circa il 35%, Ebit adjusted di oltre 1,8 miliardi con margine pari a 24% e fino a 700 milioni di free cash flow. Fredda, però, la Borsa: -1,6% (195,95 euro) visti i margini sui 9 mesi che si sono leggermente ridotti a causa dell'inflazione.

«Continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: la gamma è sold out a eccezione di pochi modelli - ha aggiunto Vigna - e proseguiamo il percorso verso la neutralità carbonica al 2030 aggiungendo nuovi pannelli fotovoltaici, riducendo il consumo di alluminio e recuperando la dispersione di calore».

Si fa intanto pressante l'attesa di Purosangue, il nuovo modello con motore V12 che per altezza, conformazione (prima 4 porte e 4 posti) e linea «stacca» dal resto della gamma. Sarà in vendita nel 2023 e il portafoglio ordini è al di sopra delle più promettenti aspettative. «Piace a tutti - rimarca Vigna -: clienti molto diversi tra loro, di tutte le età, uomini e donne e in tutte le aree geografiche». Punto fermo: la produzione di Purosangue non sarà superiore al 20% di quella complessiva del Cavallino rampante. Su una possibile versione elettrica, Vigna non si è sbilanciato per non dare eventuali indicazioni alla concorrenza: «Useremo la tecnologia per mettere sempre il cliente al centro e per esaltare l'esperienza di guida», le uniche parole dell'ad al riguardo.

A proposito di auto elettriche, i dati del mercato italiano di ottobre (+14,6%, ma rispetto al -35,7% di un anno fa) ne

confermano la crisi, nonostante gli incentivi: -48,1% (in recupero, invece, le ibride ricaricabili). Bene la domanda di auto a benzina (+21,7%) e Diesel (+18,4%). Nel mese, infine, +7,2% per Stellantis e 33,2% di quota mercato.

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