Ritocco al rialzo della guidance per Fincantieri. Il colosso della cantieristica navale ha alzato l'asticella sui ricavi annui oltre il muro degli 8 miliardi di euro, migliorando anche la stima sul rapporto di indebitamento. La revisione arriva a seguito dei riscontri dei primi 9 mesi dell'anno, che vedono i ricavi attestarsi a 5,58 miliardi, il 4% sopra i livelli dell'analogo periodo del 2023. Il margine operativo lordo (ebitda) segna invece un balzo del 19% a 328 milioni sotto la spinta della performance nell'offshore (+47%) e nel business sistemi, componenti e infrastrutture (ebitda triplicato).
Nel periodo i nuovi ordini acquisiti ammontano a 8,5 miliardi, più che raddoppiati rispetto al 2023. In 9 mesi sono state 12 le navi consegnate, mentre sono 95 quelle in portafoglio con consegne previste fino al 2032. Complessivamente il carico di lavoro (backlog totale) ammonta a oltre 40 miliardi, circa 5,2 volte i ricavi realizzati lo scorso anno.
L'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero (in foto) ha rassicurato gli analisti in merito alla commessa da quasi 1,2 miliardi firmata con il ministero della Difesa indonesiano per due pattugliatori. «Le condizioni più importanti per la sua efficacia si sono già verificate e sono soddisfatte - ha detto l'ad - mancano alcuni adempimenti aggiuntivi e siamo quasi sicuri al 100% che i ricavi per la restante parte dell'anno incorporeranno questi elementi».
Folgiero si è soffermato anche sui riflessi dell'elezione di Trump, non intravedendo impatti sulla percezione del futuro.
Il top manager ritiene che ogni blocco geopolitico «continuerà nel processo di rafforzamento della sua capacità difensiva e della capacità industriale ad essa associata. A conferma della nostra previsione che siamo nell'era della difesa e della geopolitica».
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