Fisco, creditori subito aggredibili: cosa rischiano da oggi

Ieri scadeva il termine ultimo per il saldo delle rate 2021 della pace fiscale. Perso il beneficio, i contribuenti finiscono sotto la lente d'ingrandimento del Fisco

Fisco, creditori subito aggredibili: cosa rischiano da oggi

Per coloro che entro la giornata di ieri, lunedì 8 agosto, non hanno saldato le rate della pace fiscale relativa all'anno 2021 sono esaurite tutte le sanatorie ed il Fisco avrà facoltà di intervenire, anche tramite pignoramenti. Stesso discorso per quei contribuenti che non si saranno adeguati al programma di dilazione delle cartelle, avviato lo scorso 16 luglio con il dl 50/2022, ossia il decreto Aiuti.

Il Fisco, insomma, è pronto ad entrare in azione, anche in maniera decisa.

Con ieri, intanto, terminati anche i cinque giorni di tolleranza (articolo 3, comma 14-bis del dl 119/2018) è scaduto il termine ultimo per mettersi in pari con le rate dello scorso anno, congelate a seguito dell'emergenza Covid. Lo stesso per quanto concerne la rottamazione ter e il saldo e stralcio. Si sono esaurite, pertanto, le possibilità di tornare in regola e da oggi possono scattare le conseguenze.

Decaduta la pace fiscale, insomma, i contribuenti non potranno ottenere ulteriori dilazioni e dovranno procedere con il pagamento integrale del debito.

L'emendamento approvato in sede di decreto Aiuti dl 50/2022 prevede, per quanto concerne quelle domande di dilazione inoltrate dallo scorso 16 luglio, che coloro che non provvederanno al pagamento in 8 rate (anche non consecutive del piano) non avranno più la possibilità di rateizzare i carichi. Esclusa una nuova possibilità di dilazione, l'intero importo diviene immediatamente riscuotibile in una sola soluzione e il contribuente sarà costretto a pagare. In caso contrario, il Fisco sarà autorizzato a procedere con pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche.

Al comma 3 lettere "b" e "c" dell'articolo 19 del dpr 602/1973, disposizione precedentemente

in vigore, veniva invece concessa la debitore la possibilità di dilazionare ancora il carico oggetto di decadenza, fermo restando però che tutte le rate dovessero essere pagate prima della nuova richiesta di rateizzazione.

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