Chi non fa tornare i capitali dall’estero "è un pò incosciente. Ben 47 Paesi hanno adottato schemi di emersione e ci sono molti accordi internazionali. Sì, c’è Panama e pochissimi altri posti dove rifugiarsi, ma poi che fai?" "I capitali te li devi godere lì, perchè appena passano in un altro Paese noi ormai lo veniamo a sapere". A dirlo, intervistata dal Corriere della Sera, è il direttore generale dell’Agenzia dell’Entrate Rossella Orlandi. I risultati della lotta all’evasione? "Al 31 agosto gli incassi da lotta all’evasione sono arrivati a 8 miliardi e mezzo,"poi ci saranno introiti da contabilizzare a parte", "quelli che verranno dalla voluntary disclosure". "Sempre a parte poi, ci saranno introiti dalla nuova strategia di invitare i contribuenti che dall’incrocio dei dati non risultano in regola a versare le imposte dovute attraverso il ’ravvedimento operosò anzichè rischiare l’accertamento con pesanti sanzioni e interessi. A tal fine abbiamo già inviato oltre 210 mila lettere a varie tipologie di contribuenti e l’operazione continuerà.
Infine, sta andando benissimo lo split payment, cioè l’Iva riversata direttamente dal committente pubblico".
"È importante - sottolinea Orlandi - che il contribuente si convinca che ormai, con l’incrocio dei dati, noi troviamo le incongruenze". A chi sono state inviate queste 210 mila lettere? "Circa 190 mila ai contribuenti soggetti a studi di settore. Ma la novità sono le altre 20mila, inviate a tre categorie. Coloro che non hanno dichiarato tutte le plusvalenze che ci risultano; i professionisti che non hanno denunciato tutti i compensi; i soggetti Iva con un volume d’affari inferiore alle fatture comunicate al fisco dai clienti con lo ’spesometro".
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