Arrivano i Frecciarossa in Spagna. Il viaggio inaugurale di Iryo, l'operatore privato ad alta velocità di cui Trenitalia detiene il 45%, è partito da Madrid alle 10.30 per arrivare a Valencia con a bordo autorità e del mondo imprenditoriale. Tra i passeggeri, anche la ministra dei Trasporti spagnola Raquel Sánchez. Da venerdì comincia il servizio aperto al pubblico sulla tratta Madrid-Saragozza-Barcellona, in 2 ore e 30' di viaggio per circa 630 chilometri. Dal mese prossimo raggiungerà dalla capitale Valencia e più avanti connetterà il Sud (a partire da Malaga, Cordoba e Siviglia). Iryo - che vede la partecipazione anche di Air Nostrum e Globalvia - punta così a competere sull'alta velocità con la società statale spagnola Renfe e con Ouigo, filiale della francese Sncf. Avrà biglietti promozionali a partire da 18 euro. I treni «spagnoli» saranno 20 nuovi Frecciarossa 1000, realizzati da Hitachi nello stabilimento di Pistoia, con le stesse caratteristiche di quelli circolanti in Italia: sono riciclabili al 95% e a basse emissioni di CO2.
Il progetto spagnolo è partito a novembre 2019 con l'assegnazione da parte del gestore dell'infrastruttura ferroviaria iberica del 30% dei collegamenti sulla rete AV. E, a regime, produrrà circa 2.000 posti di lavoro tra quelli diretti e l'indotto.
Il ceo di Iryo, Simone Gorini, lo ha descritto come «un'opportunità per portare, oltre ai treni, una competenza e una tecnologia che vede l'Italia protagonista in tutta Europa».
«Intendiamo mettere l'esperienza maturata nel mercato dell'Alta Velocità italiana a disposizione dell'Europa e della Spagna, così da replicare i risultati positivi e i modelli che si sono rivelati di successo, anche e soprattutto per i viaggiatori e per i territori», ha dichiarato l'ad delle Fs, Luigi Ferraris, che vede in Iryo «l'ultimo tassello» di una strategia del gruppo sempre più attiva
in un mercato ferroviario europeo «ormai aperto alla concorrenza». Il piano industriale punta a un incremento dei ricavi del business internazionale delle Fs dagli 1,8 miliardi di euro del 2019 a circa 5 miliardi nel 2031.
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