In Borsa tira una brutta aria. Dagli Stati Uniti al Vecchio Continente i risparmiatori scappano dalle azioni. Secondo i dati di Epfr rielaborati dal Financial Times, da inizio anno sono stati ritirati quasi 90 miliardi di dollari (80 miliardi di euro). Una tendenza che, secondo la Stampa, non si vedeva da almeno cinque anni.
Si torna a scommettere su prodotti alternativi. C'è chi investe in obbligazioni e chi nel mattone. C'è chi torna a mettere da parte oro, la cui richiesta nel primo trimestre è salita del 21%. Qualsiasi cosa pur di scappare dai mercati azionari. Secondo una ricerca elaborata da Bank of America e da Merrill Lynch, è in corsi un vero e proprio "esodo dalle azioni". Solo nelle ultime cinque settimane, l’emorragia di denaro è stata di 44 miliardi di dollari (39 miliardi di euro). "Un periodo del genere - sottolineano gli analisti - non si vedeva dall’agosto del 2011". A pesare sulle scelete dei risparmiatori ci sono le debolezze dell'Union europea e del Giappone, la Brexit e le presidenziali americane. Ma tutti questi fattori non bastano a spiegare la fuga daqi listini.
La spia lampeggia da almeno tredici settimane. Ed è partita dagli Stati Uniti. "Da gennaio - spiega Lipper, divisione della Thomson Reuters specializzata nei fondi - sono volati via circa 60 miliardi di dollari (53 miliardi di euro) dai fondi che investono a Wall Street". In Europa la situazione non è certo migliore. "Nel primo trimestre - continua Lipper - i fondi azionari hanno subito riscatti netti per 18,27 miliardi di euro, il dato peggiore tra tutte le categorie di fondi".
I risparmiatori si sono fiondati a investire negli hedge fund e nel settore immobiliare. Credit Suisse rileva "un passaggio a una propensione negativa sulle azioni globali" anche se quelle europee "potrebbero avere una performance migliore rispetto ai mercati globali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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