Grazie all'Eni, in sei mesi profitti. Cdp su del 9%. Per le imprese 4 nuovi miliardi di finanziamenti

Un utile netto in 6 mesi in crescita annua del 9% a circa 1,5 miliardi per la sola capogruppo di Cdp

Grazie all'Eni, in sei mesi profitti. Cdp su del 9%. Per le imprese 4 nuovi miliardi di finanziamenti

Un utile netto in 6 mesi in crescita annua del 9% a circa 1,5 miliardi per la sola capogruppo di Cdp. Che si trasforma in 3,7 miliardi, oltre il doppio rispetto al primo semestre 2021, per i conti del gruppo, in gran parte grazie al maxi-contributo di Eni che porta 1,7 miliardi in più per effetto del caro-energia. Sono i conti di Cassa depositi e prestiti, il braccio finanziario del Tesoro il cui cda ha anche approvato nuove operazioni per le imprese per oltre 4 miliardi fra finanziamenti, rinegoziazioni e risorse addizionali: un miliardo, in particolare, per finanziamenti a medio e lungo termine per le imprese colpite dalla crisi geopolitica ed energetica connessa al conflitto in Ucraina. Numeri con cui Cdp «continua a garantire il suo sostegno al tessuto produttivo italiano», dice il presidente Giovanni Gorno Tempini dopo una relazione semestrale che dà conto di risorse impegnate per circa 11,5 miliardi, in linea con gli 11,6 miliardi del primo semestre del 2021, e a livello consolidato l'attivazione di investimenti per 28,5 miliardi, con un effetto leva di 2,5 volte le risorse impegnate nel periodo. E ancora, sulla base del Piano strategico 2022-24, tra le iniziative del semestre Cdp evidenzia l'avvio del sostegno alle amministrazioni titolari degli interventi Pnrr, con attività di advisory alla PA per la realizzazione di investimenti e gestione di fondi pubblici, l'approvazione delle prime tre linee guida strategiche settoriali, del Piano Esg e della Policy di finanziamento responsabile. Con un attivo lievemente ridotto a 411 miliardi (413 miliardi a fine 2021) e uno stock di crediti salito da 114 a 116 miliardi, pur in un periodo «complesso da un punto di vista geopolitico e climatico», l'ad Dario Scannapieco (nella foto) sottolinea che Cdp «rafforza il ruolo di istituzione al servizio della crescita del Paese».

Fra le pieghe del bilancio spicca la voce Infrastrutture e PA, con 4,1 miliardi impegnati: 2,1 per il rifinanziamento del debito regionale a condizioni più favorevoli, altri 2,5 per il finanziamento e internazionalizzazione delle imprese. Infine ricambio di management con la promozione di Fabio Massoli a direttore amministrazione, finanza e controllo.

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