I sindacati a Marchionne: ritiri i licenziamenti di Pomigliano

I leader sindacali chiedono al Lingotto di fare marcia indietro rispetto alla procedura di mobilità per i 19 operai

I sindacati ritrovano l'unità contro Fiat. Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno chiesto al Lingotto il ritiro della procedura di mobilità aperta per i 19 lavoratori di Pomigliano e la convocazione di un incontro urgente tra azienda e sindacati. Lo hanno fatto all’Unione Industriale di Torino in occasione della riunione sul contratto del Gruppo.

"Abbiamo sottoscritto l’accordo di Pomigliano - afferma Ferdinando Uliano, responsabile Auto della Fim Cisl - con l’obiettivo di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, tanto che la Fiat si è impegnata a riassumere tutti i lavoratori entro il 2013. Per questo non possiamo accettare il provvedimento annunciato nei giorni scorsi. Si chiede all’azienda di fare un passo indietro. Auspichiamo che questa conflittualità si esaurisca - ha aggiunto - perché diversamente non si fa che danneggiare chi è già dentro la fabbrica e chi è ancora fuori".

"O La Fiat ritira i 19 licenziamenti a Pomigliano o faremo ricorsi. Le sentenze si rispettano e non si discutono", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Poi il leader Cisl ribadisce che "in un paese che è già preda dell'illegalità non è il caso di entrare nel merito delle sentenze: è necessario che vadano rispettate fino in fondo o il paese va allo sbando". Infine invita il governo a "un'opera di mediazione silente e discreta e quindi produttiva. Se il governo ha qualcosa da fare lo faccia e dopo lo dica".

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