Illy è pronta a preparare il caffè in Piazza Affari. Entro un anno si decide

L'ad Scocchia: "Sulla tazzina al bar a 2 euro pesa la lunga siccità in Brasile e Vietnam"

Illy è pronta a preparare il caffè in Piazza Affari. Entro un anno si decide
00:00 00:00

Stangata tazzina quasi inevitabile. La corsa al rialzo del prezzo del caffè rischia di tradursi presto in ulteriori rincari con l'espresso al bar verso la soglia dei 2 euro. A lanciare l'allarme è l'amministratrice delegata di Illycaffè, Cristina Scocchia (in foto). «Siamo nella tempesta, il mercato continua a essere caratterizzato da un prezzo del caffè verde che è molto volatile e da un trend rialzista senza precedenti. Oggi il caffè verde costa 245 cents per libbra, il 66% in più dell'anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa», sono i dati snocciolati dalla top manager nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini. La corsa dei prezzi della materia prima in tre anni si è tradotta in un incremento del 15% del costo della tazzina del caffè al bar. Adesso costa in media un euro e mezzo in Italia. E si stima che aumenterà ancora, tanto che l'ad di Illycaffè teme che arriverà a toccare i 2 euro nei prossimi mesi se le pressioni rialziste continueranno. «Le ragioni per cui il caffè continua a costare sempre di più sono molteplici e non hanno una facile soluzione. La prima è sicuramente il cambiamento climatico che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050 - ha rimarcato Scocchia - Basti pensare a quanto sta succedendo tra piogge torrenziali in Brasile e siccità in Vietnam». Nel breve e medio termine la filiera è sotto pressione «anche a causa del problema legato al canale di Suez, che ha fatto lievitare i costi e allungato i tempi, e a causa delle speculazioni che riguardano più in generale le soft commodities». Proprio ieri le quotazioni hanno toccato nuove vette con i futures del caffè robusta al massimo storico a causa delle condizioni di siccità in Brasile e Vietnam che minacciano le colture globali.

Non è mancato un accenno ai piani futuri dell'azienda triestina, con l'approdo a Piazza Affari che dovrebbe concretizzarsi, mercati permettendo, nell'arco di piano, quindi entro il 2026.

«Penso che scioglieremo le riserve nel giro dei prossimi dodici mesi», ha puntualizzato Scocchia a margine del suo intervento, rimarcando come Illycaffè abbia già fatto passi concreti come il passaggio ai principi contabili internazionali e la rendicontazione della sostenibilità come previsto per le società quotate.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica